La crisi, quella societaria che non ha fatto dormire sogni tranquilli ai tanti appassionati, sembra essere alle spalle. Ora la Givova Flor do Cafè deve uscire da un’altra crisi, quella dei risultati. Quattro sconfitte consecutive pesano molto sul cammino in campionato degli azzurri e c’è bisogno di un cambio di rotta. Napoli ha l’occasione quest’oggi, anche se il calendario di certo non aiuta: al PalaBarbuto, infatti, sbarca la corazzata Verona, ancora a punteggio pieno dopo ben nove giornate.
Coach Marco Calvani deve fare i conti con quella che ormai si può definire una costante, quella degli infortuni. Tuttavia questa sera il roster potrebbe essere quasi al completo. Bisogna valutare le condizioni di Nunzio Sabbatino, che si è fermato giovedì per un problema all’alluce, e di Gabriele Ganeto che però venerdì si è allenato col gruppo, seppur non per tutta la durata della seduta. Spinelli molto probabilmente non sarà nei dieci convocati. Traini, invece, esordirà davanti al pubblico del PalaBarbuto: “Ha dei lampi, ma deve trovare il ritmo partita – ha dichiarato Calvani alla vigilia – per sè e per i compagni”. Jackson e Brooks sono chiamati a bucare l’efficace difesa avversaria, mentre Malaventura e Brkic, oltre ovviamente a Metreveli e Allegretti dovranno riscattare le ultime prove poco convincenti. Ganeto molto probabilmente partirà dalla panchina, ma stasera potrebbe finalmente rientrare dopo circa 20 giorni di stop.
Coach Ramagli molto probabilmente dovrà fare a meno della sua punta di diamante Darryl Monroe che in questo primo scorcio di campionato ha dimostrato di poter essere devastante in questa categoria. “Sta facendo dei progressi, ma non so se potrò averlo al PalaBarbuto”, ha dichiarato il tecnico della Tezenis. Tuttavia, gli avversari possono contare su uno dei roster più lunghi dell’intera A2 Gold. In cabina di regia un lusso, anzi, una benedizione così come l’ha definita lo stesso Ramagli, vale a dire Andrea De Nicolao, probabilmente il miglior playmaker della lega. Sugli esterni la classe di Michael Umeh, a lungo seguito anche da Napoli in estate, e l’esperienza di Giorgio Boscagin. Un altro lusso è presente sotto le plance e porta il nome di Klaudio Ndoja, anche lui vicino a Napoli due anni fa. Gandini, Reati e Giuri sono i tre italiani che danno solidità e garanzie nelle rotazioni.
Ecco come scenderanno in campo i due roster:
Servizio e grafico a cura di Stefano D’Angelo
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