Stagione 2005/06, la Napoli di Maione sfida Barcellona e Cska in Eurolega. Palabarbuto esaurito in prevendita, bagarini, file infinite per vivere le emozioni del basket a traino del trionfo in Coppa Italia di pochi mesi prima. Appena otto anni dopo, sembra ne siano passati 80: tutta colpa delle paradossali vicende degli ultimi tempi, quando tra proclami, fallimenti e radiazioni, il basket cittadino è stato ridotto in barzelletta, si legge dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Ora sembrano passanti anche quegli anni bui, l’Azzurro Napoli di Maurizio Balbi e della famiglia Muro ha portato a termine la sua stagione d’esordio in A2 Gold e ora, col marchio Givova, punta a consolidarsi. Otto anni dicevamo, gli stessi che Valerio Spinelli ha trascorso in giro per l’Italia prima di tornare a casa. Lui che alzò la coppa a Forlì e che giocò quella prima, storica Eurolega, sarà tra i protagonisti del nuovo corso. “Io c’ero e ricordo le file ai botteghini e gli oltre 2000 tifosi che ci seguirono in Romagna – dice orgoglioso -. E credo che si possa tornre a quei fasti. Il calcio qui è qualcosa di viscerale, ma si può convivere come in passato. La passione della piazza è radaicata, ma per riaccenderla dovremo combattere, dare tutto e Calvani è l’uomo giusto. Ero con lui a Montecatini, dà e pretende tantissimo: chi non si allena non gioca alla domenica, e state certi che se dovrò sudarmeli io i minuti in campo, dovranno farlo tutti”. Parla da leader Spinelli, ma conserva lo spirito guascone di 10 anni fa, quando approdò in azzurro: “Ero giovane e Mimmo Morena, napoletano come me, mi prese sotto la sa ala protettrice. Sono cresciuto, ho messo su famiglia, ora tocca a me”. Tutti avvisati, specie i più giovani e cioè il rookie Usa De’Mon Brooks e Andrea Traini, il 22enne pesarese che con Spino si dividerà i compiti in regia. “Una squadra interessante – conclude Valerio -, non partiremo in prima fila ma potremo divertirci”. Il vero colpo da parte della società, tuttavia, verrà piazzato a settembre quando il club presenterà al Comune, attraverso l’ingegner Dario Boldoni, lo studio di fattibilità per la ricostruzione del Mario Argento, un progetto ambizioso per cui la società ha già trovato partner importanti. La rinascita della Napoli dei canestri, inutile dirlo, passa anche da questo.
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