Il vecchio cannoniere azzurro dei tempi d’oro dopo trenta anni vince ancora, anche se dietro una scrivania. Manfredo Fucile è stato infatti rieletto presidente della Fip Campania per un altro quadriennio sbaragliando il campo: 170 società su 200 hanno votato per lui, l’ex fromboliere della Fides dei tempi d’oro, una vita intera regalata al basket. Per Fucile l’84% dei voti, un plebiscito. Ma la sua elezione coincide purtroppo con un momento terribile per il basket napoletano, con il rischio di un altro crac che si sta tentando di scongiurare in extremis.
«È come se il basket napoletano abbia addosso una sfortuna terrificante, non se ne viene fuori – commenta Fucile – anche in questo caso, quando tutto pareva perfetto e la squadra viaggiava forte, sono venuti fuori problemi economici. Prima Maione, poi la parentesi Cirillo, quindi Papalia, ora Minopoli. Ci vorrebbe davvero un intervento miracoloso per salvare il basket napoletano: magari un… De Laurentiis. Fido comunque in un estremo tentativo di Aniello Cesaro per evitare il tracollo, in fondo l’ex presidente di Sant’Antimo difenderebbe una sua creatura. Insomma, si faccia qualcosa al più presto. È incredibile che ci si sia avviati in questa avventura senza un minimo di paracadute economico. Faccio ancora un appello a tutti gli imprenditori e gli amanti dello sport: salviamo il basket napoletano prima che sia troppo tardi».
Tornando alla rielezione, il neo presidente è ovviamente molto soddisfatto: «Non potevo pretendere di più dal punto di vista numerico. Credo che il tutto alla fine sia stato un premio al mio lavoro svolto in questi anni – continua – ma sarò ovviamente il presidente anche di chi non mi ha votato, perché lavoriamo solo ed esclusivamente per il bene del basket. So che è un momento economicamente tragico per l’intero nostro Paese, il che si riflette naturalmente anche sulle società. Ma bisogna trovare le risorse attraverso strategie alternative e puntare forte sul reclutamento e sulla crescita».
Problema impianti: «Bisogna darsi una mossa, non è possibile avere ancora davanti agli occhi i ruderi di Palargento e Collana dopo tanti anni. L’unico con spalti della città è il Palabarbuto che è stato costruito tanti anni fa per tamponare la situazione e poi essere smontato. Un impianto importante significherebbe portare a Napoli i grandi eventi, magari la nazionale che non vediamo da tempo immemorabile».
Con Fucile è stato rieletto anche il consiglio che rappresenta la sua squadra: Domenico Consolazio, Rino Falanga, Giuseppe Liguori, Renzo Lillo, Eugenio Nevola e Fabio Scannapieco.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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