MIAMI BEACH (USA) – Simone Flamini e Robert Fultz sono ottimi amici, nati tutti e due nell’82, un percorso fatto insieme nelle diverse nazionali giovanili ed ora qui a Miami Beach per rilassarsi e sostenere Marco Belinelli che ha vinto il primo titolo Nba. Fultz, figlio d’arte (papà John vinse con Varese nel ’70 la Coppa Intercontinentale), ha il contratto in scadenza con Brescia e il suo nome è stato più volte accostato all’Azzurro Napoli che ha ufficializzato Marco Calvani nuovo allenatore: «Mio padre vive a Napoli da diversi anni – spiega Fultz – me ne parla molto bene della città, sarei felice anche di avvicinarmi a lui. Sento spesso anche David Brkic che ha giocato con l’Azzurro l’anno scorso e anche lui mi conferma le impressioni positive su città e su club e dirigenza. Quindi sono aperto per valutare nuove proposte. Al momento non ho sentito nessuno dei dirigenti; ho pensato solo a fare vacanza e a raggiungere gli Stati Uniti». Con Marco Calvani ci sarebbe la giusta intesa? «Non ci ho mai lavorato insieme ma tutti me ne parlano molto bene. Ha guidato Roma due anni fa portandola alla finale Scudetto; per la lega Gold è un allenatore importante«. Simone Flamini, che l’anno scorso a giocato con Ferrara in Silver, ha casa qui a Miami. Lui Napoli la conosce bene per averci giocato due anni, dal 2006 al 2008, con Piero Bucchi allenatore: «Ho ricordi tutti positivi – spiega l’ala di Macerata – anche perché non tutti riescono a giocare in Eurolega, io ho avuto il privilegio di giocarci proprio con Napoli, in un grande club. Ho scoperto anche una città molto bella. Ora c’è un progetto importante con un allenatore di livello come Calvani«. Se Napoli ti chiamasse… «Tutte le porte sono aperte, chi può dirlo, vedremo..»
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
