David Loncarevic, ala del Nuovo Napoli Basket, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di IamNaples.it in merito alla questione della riammissione che tiene banco oramai da molti giorni. Ecco quanto dichiarato:
“Stiamo vivendo giorni di attesa estenuanti. Oramai è da un po’ che siamo in bilico. In questo periodo mi sono buttato sullo studio. Le giornate volano e cerco di non pensare a questa brutta situazione. Purtroppo, nella nostra posizione, più di aspettare e sperare non possiamo far nulla. Altre squadre su di me? Sì, ho avuto qualche proposta da parte di squadre di DNB e DNC della Campania. Io comunque non posso spostarmi al di fuori di questa Regione a causa dell’Università. Ma credo di aspettare Napoli fino alla fine. Qui mi sono trovato benissimo. L’ambiente è eccezionale e ti mette nelle condizioni di dare il massimo. La squadra? Si è instaurato un buonissimo rapporto anche con i compagni di squadra. In questo periodo, seppur lontani, ci sentiamo spesso. Cerchiamo di parlare di altre cose e non di Napoli: ormai abbiamo fatto la nostra scelta. Anche se, ovviamente, non si può aspettare in eterno. Speriamo tutti che il Tnas stringa i tempi il più possibile. La società? Credo sia visibile a tutti che i vari Balbi, Ambrosino, Liguori e Mirenghi si stiano dando un gran da fare per salvare la società. E il fatto che abbiano fatto ricorso al grado massimo di giustizia sportiva, non può essere altro che la conferma che loro ci credono e che, soprattutto hanno trovato una solida base economica. Altrimenti non avrebbe senso spingersi fino al Tnas. I tifosi? Credo siano la parte più lesa. Se le cose non dovessero andar bene, si verificherebbe l’ennesima delusione nel giro di pochi anni. I giocatori hanno avuto ed avranno, anche in futuro, altre squadre. Ma per i tifosi è diverso: rimarrebbero ingiustamente con tanta passione per dei colori, ma senza la possibilità di poterla esprimere. Ho disputato poche partite al PalaBarbuto, ma quando scendevo in campo la gente mi spingeva a dare tutto quello che avevo per la maglia. Spero che nel mio piccolo ci sia riuscito…”.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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