Roberto Maggio, capitano del Cuore Napoli Basket, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di IamNaples.it, dopo la vittoria della Coppa Italia di ieri. “Alzare la coppa per il secondo anno consecutivo è stata una grande soddisfazione personale. E’ stato pazzesco poterlo fare da capitano della squadra della mia città. Sin da quando abbiamo messo piede a Bologna ci abbiamo sempre creduto, non abbiamo mai mollato, anche quando si sono presentate le svariate difficoltà che abbiamo affrontato. E’ stato il più bel finale di quello che sembra davvero un film curato nei minimi dettagli. L’infortunio? Quando mi sono fatto male non l’ho presa bene. La caviglia faceva male sin dall’inizio, un dolore che mi faceva pensare che non avrei potuto essere di quella finale. Ma poi ho pensato che c’era una coppa da portare a casa. Mi sono concentrato su me stesso, mi sono caricato anche con un po’ di musica e con il supporto di Gabriele Sorvillo e di Aldo Chiari sono riuscito a rientrare in campo per il secondo tempo. Il finale? Quando ho visto entrare la bomba del pareggio di Ruggiero, mi è venuta in mente la tripla di Paparella che ci portò all’overtime a Cefalù. Quella sconfitta fatico tutt’ora a digerirla e in quegli ultimi 24″ di gioco pensavo che non ce l’avrei fatta ad affrontare un altro overtime. Quindi ho deciso che la partita doveva finire e fortunatamente così è stato (ride, ndr). Gli ultimi tre secondi? Credo che il cuore di tutti si sia fermato perchè Orzinuovi, nel poco tempo a disposizione, ha costruito un gran bel tiro. Ma per fortuna gli dei del basket ci hanno premiato. La coppa del 2006? Anche quella fu una gioia immensa. Avevo sedici anni e mi allenavo con la prima squadra. Ovviamente non è opportuno fare paragoni tra quella che abbiamo vinto noi e quella che alzò al cielo di Forlì la Carpisa. Ad ogni modo questa per me ha un sapore differente. Oggi sono il capitano della mia Napoli, undici anni fa ero solo un ragazzino con tanti sogni nel cassetto. E ora? Ora si ritorna alla solita settimana, da mercoledì la squadra preparerà il match con Scauri. Un campo difficile, dove nessuno ha vita semplice. Inoltre ci sarà anche lo scontro diretto Palestrina-Valmontone e non dovremmo lasciarci sfuggire quest’occasione. L’anno scorso con Forlì, nonostante avessimo vinto tutto, dopo la vittoria in Coppa, rimediammo ben tre sconfitte, di cui due in casa. Farò presente questo alla squadra e rammenterò tutti di non rilassarsi. Io inizierò un ciclo di terapie, spero di esserci già dalla prossima gara. Il sogno promozione? Nelle interviste prima della finale non mi sono mai sbilanciato, sono napoletano e quindi scaramantico. Non lo farò neanche adesso…”.
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