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ESCLUSIVA – A conversazione con…Musso: “Lavoriamo duro per riscattarci contro Latina”

"Coppa Italia? Palcoscenico affascinante. In trasferta siamo un po' bloccati".

Una piccola anticipazione di quella che sarà la nostra nuova rubrica, a partire dal prossimo giovedì…

Bernardo Musso! Leader incontrastato della BpMed e, stando alle cifre, il miglior giocatore del campionato fino a questo momento. Il Basket a Napoli, in questo grande anno di rilancio, punta a ripartire e lo fa affidandosi alle sapiente mani dell’argentino che è diventato in brevissimo tempo il nuovo idolo dei tifosi.

Proprio sui tifosi e del rapporto con essi iniziamo questa chiacchierata con il simpaticissimo Bernardo: “Con i tifosi si è creato un gran bel rapporto. Certo non abbiamo la popolarità che avrebbero i giocatori di Serie A, però i tifosi che ci fermano ci sono e ci fa ovviamente molto piacere! Forse, però, si avvicinano anche perché, quando siamo tutti insieme spicchiamo perché siamo tutti alti – ironizza Musso -. Un episodio che racconto con piacere è stato quando mi trovavo all’aereoporto di Fiumicino con mia moglie e fui avvicinato da un tifoso che mi riconobbe e mi chiese cosa avevamo fatto a Capo d’Orlando e si presentò. Fu simpatica come cosa anche perché ero solo e per giunta a Fiumicino”.

L’argentino è stato uno dei primi giocatori a sposare il progetto Napoli quando ancora tutto era un cantiere. Da quel caldo giorno d’estate sono passati mesi e Musso dichiara“Si, non conoscevo le persone che facevano parte di questo progetto ma l’impressione che ebbi di loro fu molto positiva. Oggi direi che le cose non sono cambiate per niente, anzi, ho avuto modo di capire ancor di più che si tratta di persone serie e responsabili che svolgono il loro lavoro con la massima serietà. Come tutti noi del resto”.

Passiamo al campo. La BpMed ha stravolto tutte le aspettative iniziando questo campionato con il botto poi, però, sembra che qualcosa non sia andato nel verso giusto e le ultime quattro partite sono costate ben tre sconfitte agli azzurri. “Come giustamente dicevi tu – afferma la guardia argentina – il nostro inizio di campionato è stata una lieta sorpresa e ne siamo molto felici. Passando alle sconfitte credo che, per come sono maturate, l’unica partita che meritavamo di perdere è stata quella contro Ferentino. Furono bravi a non farci fare il nostro gioco e vennero in casa nostra a fare quello che volevano e, per questo dico che forse è stata l’unica partita dove abbiamo visto una squadra superiore a noi. Per quanto riguarda le altre due sconfitte (Capo d’Orlando e Chieti) credo siano arrivate più per demerito nostro che per merito dei nostri avversari, ma questa è la pallacanestro”.

Per quanto riguarda, invece, il tuo personale campionato? Stando alle cifre risulti essere il miglior giocatore dell’intera DNA: “Guarda se ti dicessi che non guardo a quello mentirei però non è la cosa più importante. Quello che conta più di tutto sono le vittorie se poi arrivano tanti punti miei, meglio così, però, ripeto, conta il bene della squadra”.

Parliamo di Chieti. E’ arrivata la seconda sconfitta consecutiva in trasferta contro un avversario che era alla vostra portata, cosa è successo? “Sono ancora molto nervoso per questa sconfitta! Ripeto, mi sento di dire che abbiamo perso più per demerito nostro che per merito degli avversari. Abbiamo permesso loro di prendere molti rimbalzi offensivi, abbiamo perso numerosi palloni. Purtroppo, siamo capaci di fare e di disfare!”

Nonostante le molte vittorie, però, fuori casa viene a mancare qualcosa. E’ normale che non si ha lo stesso impatto che c’è al PalaBarbuto avanti al proprio pubblico ma mentre alcuni voi mantenete un rendimento più o meno costante, altri faticano forse un po’ troppo. La tua opinione? “Sinceramente credo che si tratti di un fattore collettivo, in trasferta siamo un po’ bloccati e di conseguenza non giriamo come dovremmo e vorremmo. Cerchiamo di svolgere sempre il lavoro che il coach ci dice, poi alcune volte ci riusciamo altre meno. Ma non preferisco parlare dei singoli in quanto non sono i singoli a vincere le partite”.

Domani, 8 Dicembre, con Latina per dare un calcio a questo piccolo momento difficile. Come la state preparando e che tipo di partita vedranno i tifosi del PalaBarbuto? “Stiamo lavorando molto come ogni settimana ma in particolare ci stiamo concentrando su noi stessi e sull’aspetto mentale. Non dobbiamo più pensare a chi abbiamo avanti, dobbiamo solo pensare a fare il nostro gioco, a limitare il più possibile le palle perse e i rimbalzi offensivi”.

La vittoria con Latina vi avvicinerebbe ancor di più alla possibile qualificazione alle Final Four di Coppa Italia della DNA. Ieri il GM Ambrosino ha detto che è un obiettivo della vostra stagione, cosa ne pensi della possibilità di disputare tale competizione? “Mi associo! Non ho mai giocato in questo tipo di competizione e mi piacerebbe moltissimo, senza considerare che sarebbe un grandissimo onore entrarci visto che ci vanno le migliori quattro squadre dell’intero campionato. Punto ad entrarci perché voglio essere tra queste squadre”.

Bernardo ti ringrazio per questa bella intervista, a presto e… continua così!

Servizio a cura di Enrico De Pompeis

 

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