Un Ammiraglio al servizio di Napoli. Nelson Rizzitiello è un altro dei grandi protagonisti di questa esaltante stagione della BpMed grazie a suoi dodici punti ma soprattutto grazie alla grande intensità ed energia che mette in campo ogni volta. Musso sarà anche il leader della squadra, ma i canestri dell’Ammiraglio Nelson sono risultati spesso fondamentali e arrivati sempre al momento giusto. Iamnaples.it e PallacanestroNapoli.it, per la consueta rubrica “A canestro con…”, hanno portato il numero 14 azzurro ai propri microfoni. Questo il resoconto di una piacevole chiacchierata:
Nelson prima di cominciare, oggi è purtroppo arrivata la triste notizia della scomparsa della madre di Mariani. E’ stata una notizia che ha scosso tutto l’ambiente: “La notizia ha ovviamente scosso tutti. Non è sicuramente una situazione facile, lui poi è molto introverso e non sarà facile considerando che è anche un ragazzo di soli diciannove anni. Dovrà cercare di uscirne con il tempo e quando lo farà, sarà più forte di prima”
Il giorno della tua presentazione dichiarasti che non appena il tuo procuratore ti propose Napoli, accettasti immediatamente. Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a volere così fortemente la maglia azzurra? “Ho voluto fortemente Napoli per un paio di situazioni. Innanzitutto c’era il mio compagno di squadra, Andrea Iannilli, poi mi avevano parlato molto bene dell’allenatore senza considerare che poi Napoli è una piazza importante”
Nelson, inutile negare, che fin da subito si è capito che il roster della BpMed era valido e che avreste potuto giocarvela con tutti. Ma quali sono state le chiavi di questo successo fino ad ora? “Il fatto che il nostro roster sia stato costruito con tutti validi giocatori non era per forza segno che saremmo andati bene, basta vedere Matera che nonostante l’ottima squadra non riesce a carburare. Sicuramente una delle nostre forze è il gruppo ma gran parte del nostro successo arriva dalla palestra. Quando lavori molto bene in palestra arrivi alle partite più carico e noi siamo sempre riusciti a farlo”
Il pubblico. Giochi da tanti anni in questo campionato ed hai girato molte squadre ma una tifoseria così non è facile trovarla: “E’ bellissimo giocare avanti al tifo di Napoli, un’emozione che non provi tutti i giorni. Oltre alla gratificazione del campo, sta arrivando anche quella del pubblico che intona spesso il mio nome ed è un orgoglio. Certo noi potremmo fare ancora meglio e il pubblico potrebbe essere ancora più numeroso, ma sappiamo che ci sono anche altri fattori che incidono come, ad esempio, il calcio che porta via molto seguito”
Parliamo di te, 12 punti media ma soprattutto canestri molto pesanti segnati in momenti chiave. Sei soddisfatto del tuo rendimento? “C’è stato qualche passaggio a vuoto ma credo di riuscire a dare con successo il mio contributo alla squadra con tanta intensità. Potrei attaccare un po’ più spesso il canestro e dare una mano maggiore a rimbalzo e cercheremo di farlo partita dopo partita”
Come ti trovi con i tuoi compagni di reparto? “Molto bene! Musso è un giocatore di grande talento e rende veramente tanto in campo, Simone Lenardon è un giocatore molto intelligente che sa ben amministrare il nostro gioco. Credo che questa sia un altro importante fattore delle nostre vittorie. Ognuno di noi è consapevole del suo ruolo all’interno della squadra e conosce i compagni”
Anche il girone di ritorno è iniziato alla grande ma adesso è arrivato il momento della verità. Nelle prossime cinque partite incontrerete Torino, Castelletto, Omegna, Ferentino e Capo d’Orlando. “Sapevamo che prima o poi dovevamo affrontare anche loro e che avremmo affrontato una serie di partite difficili ma siamo contenti che ci arriviamo nel migliore dei modi. Dobbiamo giocare partita per partita cercando di fare risultato e ottenere quanti più punti è possibile, Ferentino e Capo d’Orlando ci seguono a ruota e basta un passo falso per ritrovarseli addosso”
Quanto credi possa contare avere avuto il favore del calendario e giocare con Torino e Omegna al PalaBarbuto: “Sicuramente siamo stati fortunati ad affrontarle in casa nostra. Al PalaBarbuto abbiamo sfoderato le nostre migliori prestazioni e, tranne che con Ferentino, abbiamo sempre vinto. Il calendario ci è stato amico ma ciò non rende scontato il risultato, ma anzi il fatto di giocare in casa potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Le squadre verranno al PalaBarbuto per vincere e saranno sicuramente incentivate giocando in casa della prima in classifica con così tanto pubblico al seguito”
Se al termine di questa serie di partite, uscirete con abbastanza punti nelle mani, si può finalmente dire che la BpMed punta dritto verso la legadue? “Posso dirti che non significa niente. Lo scorso anno, con la mia squadra, arrivammo primi in classifica al termine della stagione regolare eppure fummo eliminati al primo turno di playoff. Dobbiamo pensare a fare bene adesso e arrivare ai playoff nella migliore posizione possibile, poi inizierà un nuovo campionato per noi”.
Servizio a cura di Enrico De Pompeis
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