La Napoli dei canestri è ancora viva. Il nuovo miracolo italiano stavolta è avvenuto a Fuorigrotta, dove in 48 ore scarse attraverso una vera e propria mobilitazione capitanata dai tre dirigenti dimissionari, Liguori, Ambrosino e Mirenghi, sono stati raccolti e versati alla Federbasket ieri, prima dell’orario limite delle 12, i 33 mila euro di tasse non pagate. Ieri sera è stato poi perfezionato il ricorso alla Giudicante, preannunciato martedì e che sarà discusso nei prossimi giorni negli uffici della Federbasket a via Vitorchiano.
Forse già domani, ma la data non è stata ancora fissata. In caso di parere negativo poi ci sarebbe ancora la Corte federale. La partita di campionato di Napoli, che era stata cancellata, ora è in realtà è solo sospesa in attesa del verdetto. Nel momento di massima difficoltà, quando tutto pareva finito, la città cestistica si è svegliata dal torpore.E ora è scattato anche il pressing verso la Fip, con centinaia di mail di tifosi spedite agli indirizzi di posta elettronica della federazione dei canestri.
Anche a Palazzo San Giacomo l’attività per salvare il basket napoletano è intensa e pare sia sceso in campo direttamente il sindaco de Magistris, oltre che l’assessore Tommasielli.
Perché ora il caso è diventato politico. L’operazione salvataggio ha visto tra i protagonisti anche l’ex presidente azzurro Salvatore Calise e l’ex dirigente Paolo Calcagni che hanno supportato l’intervento massiccio di Maurizio Balbi, il patron napoletano (ma residente a Bergamo) della Lakers Flytech, azienda del comparto aeronautico che già l’anno scorso aveva sponsorizzato il Napoli Basketball. Proprio dalla Banca Popolare di Bergamo è partito il bonifico che è stato effettuato dunque dallo stesso Balbi.
Un ruolo non trascurabile, soprattutto sul piano emotivo, è stato svolto da un commovente gruppo di tifosi che si è radunato all’esterno del Palabarbuto per autotassarsi
e mettendo insieme alla fine circa 1000 euro. Uno dei gesti più forti e significativi espressi di recente dal basket partenopeo.
Mentre si attende la Giudicante, si prova a strutturare la nuova società che non vedrebbe più coinvolti in alcun modo i vecchi soci Aniello Cesaro e Antonio Minopoli.
Tra i finanziatori del nuovo progetto, oltre Balbi potrebbe esserci anche Dario Boldoni, l’ex cognato di Corrado Ferlaino, imprenditore edile che pare molto interessato
alla vicenda basket.«Ho avuto la fortuna di incontrare una persona seria come Maurizio Balbi che mi ha esposto un progetto molto interessante, cercando di coinvolgermi
per la mia esperienza nell’impiantistica sportiva –ha spiegato Boldoni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli -, sono rimasto molto colpito dalla persona perché in meno di
ventiquattro ore ha detto una cosa e subito l’ha realizzata. Insomma si tratta di un imprenditore di grande affidabilità. Lo affiancherò?
Mi è stato presentato da un amico che ha fatto tanto per lo sport napoletano e sicuramente lo aiuterò perché mi ha davvero convinto». Se la Giudicante dovesse dare parere positivo, ci sarebbero da pagare gli stipendi ai giocatori, prima dei Nas di novembre. Insomma, occorrono subito ben di più di 33mila euro ed è per questo che ieri sera in Comune, l’assessore Tommasielli ha incontrato Dario Boldoni. Per ciò che riguarda il coach,anche il nuovo contratto di Bartocci a Scafati non sarebbe valido e il tecnico dovrebbe tornare indietro. Ma che il matrimonio si rifaccia pare davvero molto difficile.
Fonte: Il Mattino
La redazione
P.S.
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