Demis Cavina, coach della Expert Napoli, ha parlato alla vigilia del match contro Ferentino. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“Per la partita di oggi abbiamo il grosso interrogativo di Jacopo Valentini: non si è allenato per tutta la settimana. Sarà il dottore a darci le ultime risposte, ma difficilmente lo recupereremo. Nonostante questa difficoltà stiamo lavorando bene durante la settimana. Giocheremo contro una squadra che fa della tattica uno dei suoi punti di forza. Ferentino gioca una pallacaenestro molto organizzata. E’ una partita che abbiamo preparato al meglio. Avremo una buona presenza dei nostri tifosi. Speriamo che ci possano dare una mano. La difesa? Siamo ritornati quelli di inizio campionato. Sotto questo aspetto è stato importante recuperare a pieno regime Bryan ed Allegretti. Abbiamo ritrovato una squadra che sembra molto vicina a quello che rientra nella nostra volontà. Ferentino? C’è stato il recupero di Green e l’inserimento di Garri. E’ una squadra che si è allungata, è completamente diversa da quella vista nel precampionato: hanno aumentato atletismo e pericolosità sotto canestro. Tendono a partire ‘camaleonticamente’ con gli americani fuori dallo starting five. Noi non cambieremo il nostro consueto atteggiamento. Green? E’ stato il miglior americano fino a Febbraio dello scorso anno. Ha grande tecnica, ma è un’incognita sia per noi che per loro: bisognerà vedere come ritorna in gruppo. Weaver? Sicuramente sarà motivato proprio dalla presenza di Green, con il quale ci sono state un po’ di storie tese in amichevole. Quando ci sono queste sfide nelle sfide gli americani danno sempre qualcosina in più. Ceron? Ho parlato molto con lui nell’ultimo periodo. Dopo l’infortunio deve tornare ad essere il giocatore che conosciamo. I giovani devono avere fiducia, ma è anche vero che in una categoria come questo ricoprono un ruolo importante. Deve ripartire da capo, deve essere tranquillo e deve riacquistare convinzione nei propri mezzi. Malaventura? Da grande campione qual è, ha capito tutti i momenti del nostro campionato. Nelle ultime partite ha visto la crescita di qualche compagno e ha saputo adattarsi. Sa benissimo che c’è bisogno del suo apporto. Se manca Valentini è vero che un po’ tutti dobbiamo dare di più. Il tiro da tre? E’ una soluzione sulla quale non abbiamo puntato molto nell’ultimo match al PalaBarbuto. A me non piacciono le conclusioni oltre l’arco, preferisco che i miei uomini attacchino l’aria. Cercheremo di avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto contro Trieste, consapevoli del fatto che Ferentino è una squadra più fisica rispetto a quella di Dalmasson e che non ci darà vita facile. L’atteggiamento in trasferta? Le abbiamo giocate tutte. Non ci siamo mai arresi in qualsiasi campo. Forse dovremmo avere l’abilità di girare gli episodi a nostro favore, come ad esempio il tiro da tre punti a Brescia di Valentini. Se cavalchiamo l’onda, che ci ha visto vincere due consecutive, possono arrivare risultati positivi in trasferta. Trento? E’ una squadra tosta, determinata. Ha giocatori importanti. Secondo me arriva fino alla fine. Bryan? Quando io parlo del recupero del pacchetto lunghi focalizzo la mia attenzione soprattutto su di lui. Per noi è fondamentale, mi piacerebbe schierarlo per più di 15 minuti, ma a volte pecca in termini di concentrazione. Sylvere ci deve dare verticalità, presenza a rimbalzo, difesa sull’uno contro uno. Ci sta permettendo di giocare tanto a uomo”.
Dal nostro inviato al PalaBarbuto Stefano D’Angelo
