La chiusura d’anno non è stata col botto come si augurava, ovvero con la quarta vittoria in fila. Ma dopo il ko interno con Barcellona il bilancio del 2013 del presidente Maurizio Balbi è comunque positivo: «Non potrebbe essere altrimenti, l’operazione era riportare il basket a Napoli e dunque esserci è già fondamentale – spiega il massimo dirigente azzurro – è questa la vittoria più grande e più importante. Certo, paghiamo lo scotto del noviziato, abbiamo commesso errori nelle scelte tecniche, societarie, imprenditoriali ma stiamo crescendo, sotto tutti i punti di vista. E il risultato sportivo al momento non è certo negativo. Puntiamo ai playoff e l’obiettivo è a 4 punti di distanza da noi. Contro il Barcellona c’erano 2mila spettatori, un bel dato. E stiamo anche risolvendo il problema dei lavori al Palabarbuto grazie al contributo del Comune».
Intanto riguardo i fatti di fine gara contro il Barcellona, con parapiglia generale e aggressione ad Antonello Riva, non ci sarà squalifica. Almeno ne sono certi i dirigenti della Expert Napoli. Gli arbitri erano già rientrati negli spogliatoi, non ci sono immagini che possano testimoniare quanto accaduto e le forze dell’ordine non hanno effettuato fermi né segnalato alcunchè. I provvedimenti disciplinari saranno resi noti oggi e il club azzurro potrebbe cavarsela con una multa. Episodio comunque più che riprovevole, con l’ex Nembo Kid di Rovagnate, giocatore-simbolo di Cantù e della nazionale italiana, che ha forse commesso la leggerezza di rispondere agli insulti del pubblico nei confronti del suo presidente. Un alterco che ha acceso ulteriormente gli animi dopo che la squadra sicula si era soffermata a festeggiare in campo. Il presidente Balbi è parso molto rammaricato a fine gara e d’ora in poi saranno aumentate le misure di sicurezza.
Intanto la Expert con uno sciagurato inizio gara e un atteggiamento molto soft ha condizionato il match perdendo una grande chance di allungare la striscia di vittorie. Peccato perché il calendario è complice degli azzurri che avrebbero potuto continuare nell’operazione-recupero piazzando almeno un colpo nelle prossime due gare in trasferta (domenica a Jesi, contro l’ex Mason Rocca, sette giorni dopo a Forlì) entrambe abbordabili.
Non è piaciuto Black, sovrastato in regia da Collins, mentre i lunghi sono stati spazzati via da Fantoni a furia di spallate. Forse dopo la grande prova di Ferentino poteva essere dato più spazio a Ceron, che avrebbe bisogno di un’iniezione di fiducia da parte del coach Cavina. Per lui domenica solo 13’ in campo e 5 punti. È vero che non è sempre un mastino in difesa, ma è uomo da almeno 15 punti di media per gara e la sua sfrontatezza è quella dei grandi talenti.
«Nella prima parte della gara ci ha penalizzato la scarsa precisione dalla lunetta e da tre punti – commenta Cavina – la serata straordinaria di Fantoni è iniziata quando abbiamo fatto una difesa pessima sul pick and roll concedendo canestri facilissimi. Eravamo molto preoccupati per Young che ci ha creato non pochi problemi nel primo quarto. Per il resto abbiamo giocato bene cercando di avvicinarci al canestro e caricando di falli Barcellona. L’arbitraggio? Ci sono state alcune decisioni discutibili. Siamo un po’ sfortunati perchè lo stesso arbitro non aveva fatto una buona prestazione a Trento. Comunque avevamo di fronte una delle migliori squadre del campionato, ferita dopo le quattro sconfitte consecutive. Non era certo un match facile, ma comunque l’avevamo ribaltato. Peccato che nel momento in cui abbiamo trovato il vantaggio poi siamo stati poco lucidi»
Fonte: Il Mattino
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