A sette giorni da quella torrida e polemica dello Juventus Stadium, torna la sfida Napoli-Torino anche se stavolta si trasferisce sul parquet. Expert-Manital, in programma domenica al Palabarbuto, è uno dei match di cartello della giornata di Legadue Gold anche per il fascino della rivalità sportiva atavica tra le due città. Napoli purtroppo non l’affronta in condizioni ideali, travolta com’è da infortuni a raffica che non consentono da tempo di scendere in campo con la formazione titolare. Ma questo è in fondo anche il destino del team piemontese, che non ha mai avuto finora l’americano Steele, per un grave malanno muscolare subito a fine agosto, e ha da alcune settimane Stefano Mancinelli, protagonista delle ultime stagioni del basket nazionale, in parcheggio per uno stiramento al polpaccio. L’azzurro d’Italia però pare possa rientrare proprio domenica a Napoli, anche se non ci sono notizie ufficiali. Occhio soprattutto a Valerio Amoroso, ala-pivot, napoletano di Cercola, che sta viaggiando nelle ultime giornate a 23 punti di media a partita e vale molto più di un americano. Ovvio che per un big match ci si aspetti il sostegno importante del pubblico di Fuorigrotta. «Dopo 105 allenamenti fatti finora, posso dire che non sono mai riuscito ad avere la squadra al completo – spiega il coach Demis Cavina -, peccato perché il gruppo è in crescita come si è visto a Trento e stiamo cercando una continuità di prestazioni e di risultati. Spero che i nostri tifosi abbiamo apprezzato la prestazione della squadra, davvero encomiabile avendo giocato con soli sei titolari. La voglia, il carattere che hanno messo in campo è stato fantastico e li ringrazio per questo. Per domenica chiamo a raccolta gli appassionati di basket napoletani: venite a sostenerci perché il vostro aiuto ci darà ancora una spinta in più per vincere la partita». Poi si passa all’infermeria. «Penso di recuperare il solo Ceron, che dovrebbe essere in grado di giocare – continua il tecnico -, si sta allenando con la squadra e mi pare abbia superato il problema, anche se gli manca un po’ di condizione. Bryan ha ancora fastidi al ginocchio e dubito possa essere in campo mentre per Allegretti ci vorranno alcuni giorni di stop assoluto. Marco era entrato in forma, aveva giocato alcune partite eccellenti e la sua assenza è pesantissima anche perché depaupera totalmente il settore lunghi che ora ha il solo Brkic, con il baby Izzo che può giocare qualche minuto». Ieri sera Bryan si è sottoposto a ulteriori accertamenti a Roma e potrebbe esserci uno spiraglio per portarlo in panchina. Cavina nel frattempo si sta reinventando un assetto tattico con quattro piccoli e un pivot. «Tutti daranno una mano a rimbalzo e Weaver si troverà a giostrare anche un po’ da ala grande – aggiunge Cavina -, giocheremo in modo un po’ diverso, spingendo un po’ di più sull’acceleratore e fatalmente forse subiremo qualche canestro in più del solito. Quella torinese del resto è una corazzata di alto livello che ha innestato giocatori importanti sull’organico che aveva vinto la Dna. Amoroso e Chessa hanno fatto grandi cose in A1 e in questa Lega sono di categoria superiore. Noi però non possiamo guardare agli avversari, dobbiamo continuare sulla strada che abbiamo tracciato a Trento. Vincere in casa è importante per tenere il passo e ci crediamo fortemente. Sarà un match bollente, dove tutti dovranno dare l’anima».
Fonte: Il Mattino
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