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Cavina: “Abbiamo pagato l’assenza di Black. Non abbiamo ancora trovato una identità…”

Demis Cavina, coach della Expert Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla fine del match che ha visto Veroli battere Napoli. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:

“Non ero mai tornato a Veroli da avversario. Mi ha fatto molto piacere l’accoglienza che mi hanno riservato società ed ambiente in generale. Questa piazza mi ha dato tanto, porto bellissimi ricordi. La partita? Abbiamo incontrato la squadra più in forma del campionato. Una squadra che gioca con grande esperienza e compattezza. Sembra una squadra giunta a Marzo in termini di amalgama del gruppo. Noi non siamo stati capaci di sopperire all’assenza di Black. Non siamo stati capaci di riaprire la partita nel finale, quando ci potevano essere le basi. Il problema relativo ai falli di Weaver è stato un altro aspetto che ci ha penalizzato. Abbiamo pagato molto a rimbalzo, soprattutto in attacco, ed abbiamo perso molte palle. La zona di Veroli? Sono stati bravi e ci hanno fatto pagare alcuni errori. La nostra zona? E’ andata molto bene questa soluzione nell’ultimo quarto, ma è stata dettata dalla situazione di gioco. Dobbiamo far emergere la nostra identità, per ora non ci siamo ancora riusciti. Credo che abbiamo la giusta esperienza per uscire fuori da queste difficoltà. Weaver? Non volevo dirlo, ma Kyle ha giocato con un grosso problema personale. E’ stato troppo irruento e ha pagato il suo nervosismo con un eccessivo numero di falli sin dal primo quarto. Deve crescere e migliorare. Problemi? Ci manca un po’ di continuità generale. Stasera mi aspettavo qualcosa di più dai singoli. Non è pensabile che un giocatore che gioca 20’ non riesca ad incidere concretamente in nessuna situazione di gioco. Il campionato? E’ presto per esprimere un giudizio, lo dico molto francamente. Molte squadre hanno bisogno di tempo. Napoli è una squadra nuova, con un gruppo nuovo e con giocatori nuovi. La piazza, ovviamente, è molto esigente. Il contropiede? Non siamo riusciti mai a prendere rimbalzi puliti, questo non ci ha consentito di giocare in campo aperto. Avevo chiesto ai ragazzi di puntare di più sulla velocità, purtroppo non ci siamo riusciti. Bryan? All’inizio della partita c’era qualche problemino che non gli permetteva di essere al meglio, poi mi ha detto che se la sentiva di giocare ed ha dato il suo contributo. Tifosi? C’è già un vincente in questo progetto: il movimento del basket a Napoli. Il nostro pubblico ci ha incitato per tutta la partita, nonostante la non prestazione poco felice. Speriamo che questo affetto possa crescere sempre di più in campionato”.

Dal nostro inviato al Palasport di Frosinone Stefano D’Angelo

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