Marco Calvani, coach della Givova Flor do Cafè Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match in programma domani al PalaBarbuto tra Givova Flor do Cafè Napoli e Pallacanestro Trieste. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it
“Siamo in una situazione di forte emergenza per il delicato match di domani. Non ci saranno Spinelli e Brkic sicuramente. Nonostante tutto David mi ha detto che avrebbe voluto giocare, anche a Torino. C’è rammarico perchè a voltepuò capitare che non ci sia sintonia tra l’allenatore e lo spogliatoio. Qui, invece, c’è un tecnico pignolo, talvolta anche troppo, ma che gode della stima di tutti i giocatori e che può contare sulla fiducia di ogni suo uomo. Anche Ganeto non è al 100% a causa di un infortunio subito in partita a Torino. Bisognerà inventarci qualcosa sperando anche nel fattore campo. Il pubblico ci dovrà dare una grossa mano, dovrà essere il nostro quinto uomo, non il sesto. Traini? Potevamo avere un certo tipo d’assetto con lui se lo avessimo avuto ad inizio stagione, purtroppo non è stato così. Avremmo potuto ridurre il minutaggio di Spinelli, al quale abbiamo tirato il collo facendolo restare in campo per moltissimo tempo. Forse a quest’ora non avrebbe rimediato l’infortunio subito. Valerio doveva essere un valore aggiunto partendo dalla panchina, anche in termini di carisma. C’era un discorso di marketing su di lui condiviso innanzitutto da coach e GM. Andrea è ok dal punto di vista fisico. Gli altri? Tra l’allenatore e la squadra c’è un continuo scambio di messaggi. Se un mio giocatore mi dimostra che ha tutte le credenziali per stare in campo, allora io punto su di lui. Domani mi aspetto molto da quelli che hanno giocato di meno per ovvi motivi. Mercato? Non sono mie competenze. Noi siamo degli operatori, dipendenti da qualcuno. Non so se la società stia pensando di intervenire sul mercato. Trieste? Hanno dato del filo da torcere a squadre come Verona e Brescia che stanno dimostrando di essere due ottime formazioni. E’ anche vero che in questo campionato ci sono tutte squadre scomode. Io cerco di guardare in casa mia. Noi siamo in condizione di fare buone cose, certo potremmo essere agevolati un po’ di più se non avessimo avuto tutte queste defezioni”.
Dal nostro inviato al PalaBarbuto Stefano D’Angelo
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