Mescola gioventù ed esperienza il nuovo Azzurro Napoli. Manca solo un tassello alla rosa che scenderà in campo nella prossima A2 per provare a riportare il basket partenopeo al piano superiore. Unmercato-lampo, con operazioni a raffica. In un mese il general manager Antonio Mirenghi e il coach Marco Calvani hanno quasi chiuso il cerchio. Ora manca solo la guardia americana, oltre ad un giovane che completerà la squadra.
Il tecnico romano ha un curriculum importante e le idee chiare: ha preteso giocatori motivatissimi, disposti al sacrificio. E non ci saranno sconti. La sua filosofia è bastone e carota: sa come farsi amare dai suoi atleti stabilendo rapporti eccellenti anche fuori dal campo. Ma sul parquet può essere spietato. «Ho scelto Napoli perché mi intrigava il progetto di riportare la città ai vertici dopo anni difficili. È bello avere una spinta emotiva di questo tipo. Siamo contenti della squadra allestita, se poi avremo fatto le scelte giuste questo lo dirà il tempo – spiega Marco Calvani a Il Mattino -, non era facile chiudere il pacchetto dei giocatori italiani perché non ce ne sono tanti in giro, ma il risultato ci soddisfa. Abbiamo fatto scelte particolari, forse coraggiose, puntando su Traini, che viene da due infortuni, Ganeto, che pure ha subìto un incidente serio l’altro anno. E su un rookie come De’Mon Brooks nel ruolo di ala forte, un ragazzo del ’92 alla sua prima esperienza fuori dagli Stati Uniti.Ci siamo ovviamente garantiti l’integrità fisica e il totale recupero di Traini e Ganeto attraverso i controlli medici del caso. Hanno di sicuro tutti e tre una voglia matta di far vedere il proprio valore. Quindi sono perfetti per noi. A Brooks abbiamo proposto un biennale con possibilità di uscita in caso di chance Nba. Ha preferito un contratto annuale e questo dimostra quanto sia ambizioso».
Mancino, potente e dotato di eccellenti movimenti spalle a canestro, De’Mon Brooks, usa entrambe le mani con una straordinaria duttilità. «È mancino mai n realtà si potrebbe definire un“ambisinistro”, ha un tiro affidabile da fuori ma è dentro l’area che crea grandi problemi agli avversari sia per il talento che per questa qualità di usare indifferentemente mano destra e sinistra – continua Calvani –, le squadre avversarie sono costrette a raddoppiarlo. Giocherà accanto a Brkic, una bella coppia».
Poi si passa alla truppa italiana. «Traini? È un play penetratore eccellente, ha personalità, punti nelle mani e farà il titolare – chiarisce il coach – , lo aiuteremo a ritrovare i ritmi e il feeling con il parquet e questo vale anche per Ganeto, che ho avuto con me l’anno scorso a Barcellona e di cui ho potuto apprezzare le qualità sia dal punto di vista cestistico che umano. In panchina partiranno i senatori, Spinelli, Malaventura e Allegretti, un po’ come faceva Capo d’Orlando nella scorsa stagione, con Basile e Soragna. E poi abbiamo Metreveli, altro giocatore che vuole dimostrare il suo vero valore. Abbiamo qualità e possibilità di cambiare le partite in corsa con la panchina lunga e di qualità. Ora manca la guardia americana: pensavamo di prendere un atleta con esperienza europea, ma se non troveremo quello giusto, potremmo anche decidere di puntare su un altro universitario. Intanto giocheremo con un solo under, ne volevamo uno da quintetto, tipo Matteo Imbrò di Bologna o Awudu Abass di Cantù. Non è stato possibile,ma siamo contenti così». Insomma, Calvani scommette sulla sua Napoli: «Vogliamo fare un campionato importante, di sicuro puntiamo ai playoff poi vedremo in corso d’opera cosa succederà – conclude il coach -, ma per riuscire nell’intento di stare ai vertici dovremo riconquistare il pubblico, elemento base per qualsiasi progetto. Le ripetute annate difficili lo hanno un po’ raffreddato ed è normale. Proveremo a farlo tornare per riempire il Palasport. La nostra sarà una squadra da trincea, fatta da giocatori che onoreranno la maglia dando sempre il massimo e so che questo è esattamente ciò che vuole il pubblico di Napoli».
