Marco Calvani, coach della Givova Flor do Cafè Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia del match in programma domani a Jesi contro la Fileni BPA. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“Siamo in un momento non facile. Ormai è tantissimo tempo che non riusciamo a svolgere allenamenti di qualità. Questo è dovuto a tanti fattori: le assenze di determinati giocatori, non gravano solo nei 40′ della partita, ma anche in settimana. Si fa fatica a lavorare senza elementi importanti. Durante le sedute io devo allenare sia la difesa che l’attacco, però, ad esempio, mercoledì abbiamo iniziato in dieci con quattro under 19. Ad inizio stagione ho chiesto di avere a disposizione quindici giocatori, di cui un quinto lungo per ogni seduta. Alibi? Non è mia intenzione trovarli, ma è normale che se ti viene a mancare qualcosa di cui hai bisogno inevitabilmente arranchi. Se è cambiato qualcosa da inizio stagione? Abbiamo sempre sostenuto che non abbiamo timore di nessuno. Le assenze dovrebbero essere l’eccezionalità, per noi invece è l’ordinarietà. Siamo in una situazione dove la qualità del nostro lavoro è scarsa e l’ho condiviso anche con i dirigenti. Per dare continuità ai risultati, c’è bisogno anche di continuità di lavoro. Jesi? A mio avviso non è una squadra da lotta alla salvezza. Se confrontiamo il nostro roster con quello di Lasi possiamo constatare una squadra che sicuramente può giocarsela con noi. Spinelli? E’ fermo dal 9 Novembre. Non ha mai fatto allenamento con la squadra, si è allenato a parte con Aldo Chiari. Brkic? Gli ho dato degli input da Giugno, quando ebbi modo di fare una chiacchierata con lui. E’ un ragazzo che deve essere stimolato, ma ha grandissima qualità. Pochi lunghi che io conosco hanno l’intelligenza cestistica di David. Il reparto? Eccetto Brooks, che ci dà quel qualcosa in più, il nostro reparto lunghi non è molto spigoloso. Allegretti, ad esempio, è un giocatore di qualità, non posso chiedergli di dare quantità sotto le plance se non è una sua caratteristica e se non l’ha mai fatto in carriera. L’A2 su Sky?E’ una cosa molto interessante come tutto quello che avvicina pubblico al basket. Per questa categoria sarebbe fondamentale dare una continuità di regolamento e non stravolgerlo anno per anno. Sarebbe importante anche per investire sui giovani, al giorno d’oggi sempre più difficile e lo abbiamo provato sulla nostra pelle in estate in sede di allestimento di roster”.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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