Ecco la lettera a firma del presidente del Napoli Basketball, Salvatore Calise, apparsa sul sito ufficiale della società azzurra:
Ho trascorso ore difficili. Quando sono iniziate ad arrivare da Bari le notizie che purtroppo tutti conosciamo fin troppo bene, ho dovuto fare uno sforzo enorme per trattenermi ed evitare di reagire istintivamente.
Dopo il confronto avuto con i nostri dirigenti che erano con la squadra e con il Presidente di Bari, il quadro degli avvenimenti mi è molto più chiaro. Non voglio criminalizzare nessuno se non, appunto, i criminali. Se non fossi convintissimo che quanto è accaduto sia stato organizzato da gente che non ha nulla a che vedere con lo sport avrei dato seguito ai miei propositi, mi sarei dimesso e avrei valutato con tutti gli altri soci ogni possibile iniziativa, anche estrema, legata all’avvenire del Napoli Basketball. Non avrei potuto, e non posso, pensare di essere ostaggio di gentaglia che attende un qualsiasi evento per sfogare le sue follie. Noi non possiamo essere sponda di questi e di chiunque altro intenda sfruttarci per scopi diversi da quelli sportivi. Abbiamo una storia breve ma già ricca di attestati di stima: tutti ci hanno riconosciuto un comportamento esemplare, in campo e fuori. Così vorremo sempre che continui ad essere.
Siamo, come i poveri malcapitati amici di Bari, vittime di questa violenza e speriamo che chi può farlo ci tuteli.
Inoltre sono certo che questo episodio – che bisogna avere il coraggio di condannare in ogni modo – abbia fatto capire a tutti che non bisogna tollerare alcun segno di violenza, a nessun livello.
Anche oggi ho parlato telefonicamente con il presidente di Bari Laforgia e abbiamo stabilito di organizzare al più presto, appena i calendari ce lo consentiranno, una partita amichevole nella quale Bari e Napoli possano riaffermare la loro amicizia.
Un abbraccio a tutti.
La Redazione
S.D.
