Operazione primo posto: dopo sette vittorie di fila che in Dna hanno creato un baratro con le inseguitrici del girone Sud-Ovest, ora la BpMed lancia la sfida ad Omegna, leader assoluta del campionato con 19 vittorie in 21 gare (due in più degli azzurri). Domenica alle 18 al PalaBarbuto si respirerà dunque aria d’altissima classifica con la partita più attesa della stagione. Gli azzurri hanno finora vinto tutte le sfide stagionali con le squadre del Nord e terminato da imbattuti il mese di gennaio: dovessero battere anche la Paffoni sarebbero a soli 2 punti distacco dai piemontesi, con il primo posto assoluto nel mirino.
Intanto per i napoletani quello di domenica scorsa a Castelletto Ticino è stato il settimo successo su dieci incontri in trasferta: soltanto Omegna ha fatto meglio con nove vittorie su dieci partite. E che la prossima sia una gara davvero speciale lo dicono le prevendite dei biglietti, stavolta piuttosto sostenute, con la previsione è che si possa superare quota duemila spettatori.
«Domenica vogliamo un PalaBarbuto pieno, perché si giocherà una partita che ha un peso specifico particolare» spiega Andrea Iannilli, uno dei protagonisti del match di Castelletto Ticino, concluso dal centro romano (che con l’aiuto del dottore D’Alicandro sta provando a guarire da un problema alla caviglia) con 11 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate. «Del resto il nostro obiettivo – prosegue il giocatore – è quello di continuare a fare bene, divertendo il pubblico e coinvolgendo un numero di spettatori sempre maggiore».
Sulla panchina ospite c’è un napoletano di valore, Giampaolo Di Lorenzo, 43 anni, ex playmaker del team del presidente De Piano ai tempi di Paini, Yoga e Newprint, poi anche alla Jcoplastic Battipaglia e al Serapide Pozzuoli, prima di trasferirsi a Forlì dove ha giocato e allenato. «Finalmente incontro Napoli, una squadra che ha concesso nelle ultime 10 gare poco o nulla agli attacchi avversari e in casa spesso ferma le rivali intorno a quota 50 punti – dice Di Lorenzo – e anche stavolta non mi aspetto punteggi alti. Sarà una partita molto combattuta che potrebbe essere decisa da pochi episodi. Musso è uno dei nostri problemi, sta giocando un campionato impressionante, è presente in tutte le statistiche individuali e quando è in giornata diventa difficilmente marcabile». Ma non mancano ambizioni da trasferta. «La nostra – continua – è una squadra organizzata con un’anima precisa. Finora abbiamo messo in difficoltà tutti, speriamo di far bella figura anche a Napoli. Mi mancherà comunque il Mario Argento, dove ho giocato per anni. Di quel campo ricordo ogni angolo, perfino l’odore: vederlo ridotto a un relitto fa male. La formula del campionato Dna? Mi piace, ma il livello medio quest’anno si è abbassato perché per troppo tempo non si è lavorato sui giovanissimi e quando c’è stato bisogno di loro ce li siamo trovati a un livello non adeguato».
La chiusura è del presidente partenopeo, Salvatore Calise: «Sarà una gara molto particolare tra due capoliste, una del Nord e l’altra del Sud. Non mi sarei mai aspettato di arrivarci in questa situazione: è una sorpresa per noi e per i nostri giocatori che sentono la tensione in maniera particolare. Ci piacerebbe vincere, ma nel caso in cui la vittoria non dovesse arrivare non ne faremo un dramma visto il margine che abbiamo sulle seconde. Giocheremo la partita da outsider quale siamo, con la speranza di toglierci questo sfizio».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
