Dominare la stagione regolare e uscire brutalmente al primo turno playoff è un rospo difficile da mandar giù. I giocatori a fine gara erano increduli per la mortificazione cui erano stati sottoposti da una squadra come Trento, magari in giornata di grazia, ma non certo imbattibile. Finita dunque la stagione della BpMed dopo lo 0-2 nei playoff di Dna complice, forse, uno spogliatoio non più compatto tra i veterani e idilliaco fino a un mese fa. Il presidente Salvatore Calise non nasconde la delusione, anche se già proiettato nella prossima stagione: «La scoppola è stata pesantissima, si può anche perdere nei playoff ma almeno te la giochi. Mi incontrerò con Bartocci e il ds Ambrosino per capire i motivi di questa debacle. A tutti comunque va il ringraziamento per averci regalato una stagione straordinaria. L’unica pecca sta forse nell’incapacità nervosa di alcuni di affrontare al meglio le partite senza appello: la Final Four e i playoff lo dimostrano. Ma è stato ugualmente un anno fantastico: siamo partiti dal nulla e abbiamo raggiunto con grande anticipo il massimo obiettivo che ci eravamo prefissi. Ovvio che le aspettative sono aumentate nel corso della stagione; ma il piano per salire in Legadue era triennale. Ora proseguiremo nel nostro progetto con lo stesso impegno: il traguardo è portare il Napoli Basketball nel professionismo».
Progetto, insomma, ben lungi dall’essere esaurito. «Nel corso dell’anno abbiamo dovuto prendere atto delle difficoltà di partner che ci avevano affiancato ma, grazie al nostro amministratore Antonio Minopoli, abbiamo tenuto fede agli impegni. Ora ci struttureremo con altri soci-sponsor e ribadiamo l’impegno a collaborare con il Comune per realizzare un impianto nella zona dell’ex Mario Argento. Infine un grazie speciale ai nostri tifosi: domenica scorsa erano quasi in 3000, record assoluto per la categoria».
Ma intanto non si escludono ipotesi di ripescaggio in Legadue. Tanti sono i club in difficoltà e, a parte le tre promosse che scaturiranno dai playoff della Dna, Napoli è nella lista dei possibili ripescaggi dopo Omegna che però pare non abbia intenzione di chiedere il salto di categoria. Napoli, poi, rappresenta un bacino di utenza eccezionale. «Se ci sarà questa opportunità, dobbiamo farci trovare pronti – conclude Calise – siamo i secondi della lista, non è impossibile. Se ci chiameranno, diremo sì…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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