Massimo Bianchi, coach della Expert Napoli, è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita del match contro la Lighthouse Trapani. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“Abbiamo approcciato la partita in modo troppo soft. Dal secondo quarto in poi abbiamo avuto un atteggiamento molto positivo. Sapevamo che Trapani ci avrebbe costretto a fare un grande lavoro a rimbalzo a causa degli esterni che arrivavano in aria con regolarità. In attacco abbiamo giocato una buona pallacanestro. Siamo stati bravi ad attaccarli quando dovevamo attaccare, coinvolgendo i nostri lunghi. La squadra sta reagendo con grande unità di intenti e con grande disponibilità ai miei dettami. Valentini, ad esempio, questa sera non doveva giocare, ma ci ha dato una grande mano nonostante non fosse al massimo fisicamente. Anche Allegretti non era al 100%. Ma non voglio tralasciare nessuno siamo tutti concentrati, vogliamo toglierci grosse soddisfazioni. Le vittorie aiutano a trovare grande serenità. Dopo l’inizio di gara abbiamo capito che stavamo concedendo canestri facili in contropiede. In seguito abbiamo fatto un’ottima difesa. La loro difesa iniziale? Abbiamo perso palloni stupidi in attacco, ma non abbiamo attaccato male la loro zona, piuttosto abbiamo sbagliato tanti tiri aperti nel primo quarto. Pressioni? Le vittorie aiutano, danno fiducia, serenità. Ad inizio stagione gni giocatore che ha sposato il progetto Napoli è venuto qui per fare qualcosa di significativo, sicuramente non per lottare per la salvezza. Black e Weaver? Ho parlato tanto con loro. Quello che ho detto la squadra sto cercando di farlo per essere credibile, non li posso prendere in giro. Io credo che questo sia l’unico modo di gestire questo gruppo, bisogna dare a tutti l’importanza che meritano. Differenza canestri? E’ stato importante ribaltarla sia con Trapani che con Biella. Ma noi pensavamo innanzitutto a vincere e poi a questo aspetto. Ricordo che in caso di grande mucchio in classifica, conterà prima la classifica avulsa e poi la differenza canestri”.
Dal nostro inviato al PalaBarbuto Stefano D’Angelo
