Alla fine, qualcosa si è mosso. La coppa Italia vinta dal Basket Napoli nel 2006 avrà un compratore. “Dalle 15 alle 18:40, due telefonate, un vero successo dopo giorni di silenzio!“, spiegano dallo studio del curatore fallimentare Tizzano. “Per ora solo richieste di informazioni sui trofei, speriamo che arrivino le offerte: c’è tempo fine al 13 Maggio: la base d’asta è di 3.000 euro“.
Fari spenti. Come spesso avviene in questi casi, all’improvviso si sono svegliati tutti. “Siamo interessati, sapevamo da tempo di quest’asta, ma ci stavamo avvicinando a fari spenti“, dicono dal Napoli Basketball, la neonata società che punta a portare il grande basket in città. Encomiabile Nello Longobardi, patron di Scafati: “Non sono napoletano e quindi queste cose non dovrebbero interessarmi, ma un cimelio come la Coppa Italia non può restare senza compratori. Se nessuno si farà avanti la acquisterò io e la darò alla Gazzetta che la custodirà in una delle sue redazioni“.
Holding Pianoforte. La notizia della Coppa Italia è arrivata ieri anche a Luciano Cimmino presidente della Holding Pianoforte a cui fanno capo i marchi Yamamay, Carpisa (che fu sponsor della vittoria) e Jaked. “La Coppa Italia vinta con il Basket Napoli rappresenta uno dei momenti più importanti dello sport napoletano ed è uno dei ricordi più belli per noi della Carpisa. Perciò siamo particolarmente interessati all’asta e cercheremo, anche per rispetto nei confronti dei tifosi napoletani che con il loro straordinario apporto contribuirono al raggiugimento di quel traguardo, di aggiudicarci il trofeo per far sì che resti a chi ha preso parte a quella splendida, indimenticabile avventura“. Cimmino va poi oltre, aprendo uno spiraglio sul futuro del basket napoletano: “Restiamo sempre sensibili alla pallacanestro – continua – tanto che saremmo interessati ad un intervento per il Palargento o a dare una mano ad una nuova squadra. Mai da soli, ma ovviamente sempre in presenza di un progetto serio e duraturo e quando al Comune ci sarà stabilità“. Facile che il pensiero vada al patron di Sant’Antimo, Aniello Cesaro, e all’idea di trasferire il titolo della sua A Dilettanti (futura Lega di Sviluppo) a Napoli. “Siamo amici dei Cimmino, so quanto bene vogliono al basket – dice Cesaro –e sappiamo di poter contare un giorno sul loro apporto. A Napoli? E’ presto per dirlo, ma ci stiamo lavorando“.
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