Poco più di un mese dall’inizio del campionato. Poco meno di un mese dal primo impegno ufficiale in Coppa Italia contro Scafati. Il Basket Napoli è già in full immersion nell’annata ormai alle porte. Da circa una settimana sono iniziati le sedute di allenamento al PalaPuca, senza alcuni elementi che andranno a formare il roster per la stagione 2012/13. Oggi la società e la città abbracceranno quella che sarà la mente del gioco di Napoli, il playmaker Denis Clemente. Il giocatore portoricano classe ’86, ha risolto alcuni problemi in ‘patria’, dopo la sparatoria in cui è stato coinvolto insieme ad alcuni amici. Tanta paura, ma il peggio è passato. Clemente è atteso in queste ore all’aeroporto di Capodichino, dopodichè sarà a disposizione di coach Maurizio Bartocci. Il tecnico azzurro, intanto, aspetta l’ultimo tassello per il nuovo roster. Un pezzo importante, poichè dovrà occupare la casella nello spot di 3, rimasta ancora vuota. E’ tutto fatto per Andrew Warren. L’ala americana classe ’87 ha giocato l’ultima stagione in Australia ai Taipans Cairns. Buone le sue medie con 13,2 purnti per partita, conditi da 3,2 rimbalzi e 1,3 assist in 31,8 minuti di gioco. Warren fa del ‘palleggio arresto e tiro’ la sua arma migliore. Ma vanta anche ottime percentuali dai 3 punti. La firma sul contratto del giocatore, secondo alcune indiscrezioni raccolte da IamNaples.it, è arrivata nella notte. Si attende solo il visto, dopodichè Andrew Warren sbarcherà a Napoli e si unirà al resto della squadra.
Warren sarà l’ultimo acquisto di una campagna di mercato estenuante che ha visto l’infaticabile lavoro di Liguori, Ambrosino e Mirenghi. I tre dirigenti azzurri hanno consegnato a Bartocci una squadra competitiva e con la voglia di far sognare i tifosi, così come ha affermato da leader Jiri Hubalek. Per completare i 10 a disposizione del coach, la società opterà per due elementi del vivaio. In questi giorni lo staff tecnico sta cercando alcune soluzioni e nel giro di qualche settimana due giovanissimi saranno aggregati al gruppo.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
