La costituzione della nuova società Asd Napoli Basket 2013, la sua imminente affiliazione alla Fip, la ripartenza in Legadue acquistando un titolo e, soprattutto, la sinergia con il progetto della ricostruzione del Mario Argento di Vincenzo Iannucci. Sono i quattro punti-chiave per il ritorno del basket napoletano che cercherà ancora una volta di poter rinascere dalle sue ceneri, proprio come la Fenice. Non a caso l’uccello mitologico sarà il simbolo del logo della neo società di Maurizio Balbi (scelto tra le proposte dei tifosi, idea Giovanni Ibello, realizzazione Alessandro Lucci), che dunque ci riprova dopo l’amarezza della bocciatura del Tnas e l’esclusione definitiva del 21 dicembre scorso. «Siamo partiti dal punto zero, come è giusto che sia, con la costituzione e la richiesta di affiliazione alla Federbasket di una nuova società di pallacanestro – spiega Maurizio Balbi -, ciò vuol dire che nella prossima stagione il basket tornerà al Palabarbuto, anche se al momento non possiamo dire ancora in quale campionato. Ci sono una serie di novità all’orizzonte che riguardano le riforme dei campionati e che naturalmente ci fanno agire con cautela».
Dall’1 luglio, tutte le società, a parte quelle di serie A1, saranno infatti dilettantistiche. «Se già acquistassimo un titolo di un club di Legadue che oggi è professionistico, ci ritroveremmo poi a dover rifare lo status dal primo luglio. A questo punto meglio aspettare – continua Balbi -, anche se posso rivelarvi che abbiamo avuto numerose telefonate di società che vorrebbero fin da ora farci subentrare in corsa, visti i problemi economici che hanno. Insomma, le possibilità non mancano di certo. Ma la cosa fondamentale è che esistiamo e abbiamo una gran voglia di tuffarci in questa esperienza. Il tempo che abbiamo a disposizione ci servirà per strutturarci al meglio e garantirci tutti gli appoggi economici necessari. Ho già incontrato i presidenti di A1 e Legadue, Valentino Renzi e Marco Bonamico e ho chiesto un incontro con il neo presidente Fip, Gianni Petrucci che del resto ha già detto pubblicamente che fa il tifo per il ritorno di Napoli».
Ieri pomeriggio Maurizio Balbi e Dario Boldoni hanno avuto un incontro a Palazzo San Giacomo con l’assessore allo Sport e agli Impianti, Pina Tommasielli, proprio per informarla sui nuovi passi compiuti.
Intanto ciò che potrebbe davvero far aumentare lo spessore del progetto in maniera esponenziale è la collaborazione che si sarebbe stretta con il gruppo che fa capo a Vincenzo Iannucci, l’imprenditore che nelle scorse settimane ha presentato ufficialmente il progetto di ricostruzione del Mario Argento assieme all’ex presidente Salvatore Calise. «Posso dire con certezza che non ci sarà guerra con Iannucci e il suo gruppo, tutt’altro – commenta Dario Boldoni, ingegnere specializzato in impianti sportivi e partner di Balbi-, ho vecchi e ottimi personali rapporti con loro e percorreremo assieme la strada per la ricostruzione del Mario Argento, che potrebbe anche rientrare in un unico progetto con il rifacimento del San Paolo, per il quale l’ultima parola spetta ovviamente a Aurelio De Laurentiis. Nel frattempo provvederemo a far crescere il progetto-basket in un quartiere come Fuorigrotta che con la nuova Edenlandia e tutto ciò che già oggi c’è, rappresenta il vero futuro della città».
Il consiglio direttivo del neo club è composto da Maurizio Balbi, Dario Boldoni, Luigi Manzo e Antonio Mirenghi, uno dei dirigenti storici che hanno provato a salvare il basket dopo il bonifico alla Fip di 3 euro anziché di 33mila euro e la successiva esclusione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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