Un mito per i baskettofili, un’icona per i nostalgici, forse il più grande giocatore Usa che abbia mai calcato un parquet partenopeo. Di sicuro il più vincente. Torna a Napoli, dopo 40 anni, Jim Williams, pivot leggendario della Ignis Sud Partenope che vinse la Coppa Italia nel ’68, della Fides che conquistò la Coppe Coppe nel 1970 ad oggi il più importante trofeo mai conquistato da una squadra napoletana. Con volo da Philadelphia (atterra domani alle 16,15) torna nella città dove ha conquistato vittorie prestigiose, e lo fa grazie ai contatti mai persi con il suo giovane compagno di squadra di allora, Manfredo Fucile, oggi presidente Fip Campania, che lo ha invitato in occasione del primo match playoff della BpMed, in programma domenica alle 18.
Per il 67enne Williams un tuffo nel passato per riabbracciare alcuni dei suoi vecchi compagni. Non tutti purtroppo, perché Remo Maggetti, Antonio Errico, Vincenzo Errico, Chico Ovi, Leo Coen e Sauro Bufalini non ci sono più. Squadra meravigliosa e sfortunata quella che fece volare Napoli negli anni ’70 e domenica al Palabarbuto per una rentrèe da lucciconi agli occhi ci saranno Giovanni Gavagnin, Alberto Scodavolpe, Pasquale Errico, Enzo Cioffi e ovviamente Manfredo Fucile. Mancheranno solo Carlos D’Aquila, Renato Abate e il coach Tonino Zorzi. Occasione speciale, anche perché al Palabarbuto ci sarà anche Dino Meneghin, il presidente Fip che di Williams fu avversario con l’Ignis Varese.
Meneghin presenterà il libro «Passi da gigante» domani alle 18 all’Hotel Alabardieri in una conferenza stampa che terrà assieme a Williams. «Sarà un giorno magico per la pallacanestro napoletana, un punto d’incontro tra passato e presente e per augurare le migliori fortune al Napoli Basketball – spiega Fucile – è un progetto che sognavo di realizzare da anni e che realizzo grazie alla disponibilità di una società che sta facendo grandi cose. L’evento è il ritorno di Jim Williams che porteremo con Meneghin a visitare le rovine del glorioso PalArgento, dove è stato l’idolo di tutti i tifosi».
Le gesta di Williams fanno parte dello scrigno prezioso dei ricordi. Vinse il titolo di Mister Basket come miglior giocatore del campionato italiano: una forza della natura, schiacciatore, stoppatore e rimbalzista devastante. In un match al Palargento nei primi minuti distrusse con una schiacciata il tabellone di cristallo e si ferì in più parti. Poi, mentre si provvedeva alla sostituzione del tabellone, fu suturato a braccia, gambe e collo e, incredibilmente, appena medicato, si ripresentò in campo: quando comparve dagli spogliatoi il boato dei 10mila fu impressionante. Jim andò dal coach Zorzi, e disse «Voglio rientrare». Inutile pensare di fargli cambiare idea. Alla prima palla sotto canestro appoggiò dolcemente la palla a due mani nella retina. Chiuse con 20 punti. Un fenomeno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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