Fumata bianca. Napoli giocherà in Legadue. Torna la grande pallacanestro al Palabarbuto, tornano gli americani e i match di vertice. La lunga, estenuante trattativa tra Sant’Antimo e Napoli Basketball si è conclusa positivamente: il club napoletano rinuncia quindi alla partecipazione al campionato di Dna e, di fatto, esce definitivamente di scena. A sostituirlo al palasport di Fuorigrotta sarà un nuovo team targato Napoli e un club che nasce dall’accordo appena stipulato con la società di Aniello Cesaro. I dettagli saranno resi noti la prossima settimana, come recita il comunicato ufficiale inviato da entrambe le parti, probabilmente in conferenza stampa congiunta. Restano al momento scarni i commenti riguardo l’operazione, ma l’accordo trovato è la cosa che conta.
«Posso solo dire – spiega l’amministratore unico del Napoli Basketball, Antonio Minopoli – che la trattativa con Aniello Cesaro si è svolta in un clima di grandissimo fair play e anzi ringrazio pubblicamente il presidente del Sant’Antimo per la disponibilità e la cortesia. C’erano difficoltà tecniche ma tutto è stato superato proprio grazie all’atmosfera amichevole. Il presidente Cesaro è un grande appassionato di basket e ha molto a cuore la sua Sant’Antimo e i tifosi: questa operazione è stata fatta per crescere».
Il consigliere federale, Gianni Del Franco, spiega tecnicamente cosa accadrà: «Innanzitutto sono strafelice per l’accordo raggiunto che può portare a traguardi prestigiosi. Per ciò che concerne l’aspetto regolamentare, è un trasferimento temporaneo di Sant’Antimo a Napoli, che verrà ufficializzato come definitivo nel giugno 2013. I termini infatti per quello definitivo sono scaduti il 10 luglio scorso».
Naturalmente però sulle maglie ci sarà già da subito Napoli ed è auspicabile il ritorno del grande pubblico al Palabarbuto che del resto già quest’anno aveva toccato anche le duemila unità. L’opzione del passaggio di Sant’Antimo a Fuorigrotta è parsa del resto da anni la più semplice da percorrere per riportare Napoli in alto, ma finora mai si era davvero concretizzata. Stavolta però la volontà di chiudere l’accordo è stato più forte della difficoltà tecniche. Una nuova stagione di Dna sarebbe stata dura da affrontare senza imprenditori alle spalle, come il presidente Salvatore Calise aveva dovuto constatare.
«Grazie a tutti coloro che hanno fatto un passo indietro, sacrificando i propri ruoli per il bene di Napoli. La città meritava questa occasione dopo le recenti e numerose delusioni subite» dice il presidente Fip Campania, Manfredo Fucile.
Certo, tutto parte in gran ritardo, non c’è la squadra, che va rifatta di sana pianta, non c’è ancora l’ufficialità riguardo la presidenza (che dovrebbe restare a Calise), l’allenatore e la dirigenza, ma anche in totale emergenza è probabile che i due direttori sportivi, Peppe Liguori e Antonio Ambrosino, in coppia possano esaltarsi nelle difficoltà e approntare un roster competitivo a tempo di record.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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