Il giorno dopo le dichiarazioni del presidente della BpMed Napoli, Salvatore Calise, dalle quali è emersa la volontà di voler presentare un progetto, in collaborazione con la Banca Popolare del Mediterraneo, per la ricostruzione del Mario Argento, arriva la pronta risposta dell’Assessore allo Sport, Pina Tommasielli, la quale predica cautela. L’Assessore, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, se da un lato si dice contenta che una società come la Napoli Basketball sia sia candidata per la ricostruzione del Mario Argento dall’altro afferma che non è pensabile che una società o un privato possa ricevere l’autorizzazione alla ricostruzione di un impianto patrimonio della città. Ecco le dichiarazioni dell’Assessore:
«Fa piacere che una società come la Napoli Basketball, che ha il merito di aver riportato la pallacanestro nella nostra città e che sta percorrendo un tragitto sportivo entusiasmante, si candidi per ricostruire il Mario Argento: ma la cosa non è certo semplice». Così dichiara l’assessore allo sport, Pina Tommasielli, dopo le dichiarazione personali del presidente del club, Salvatore Calise, sul progetto di realizzare nell’area dell’ex Mario Argento a Fuorigrotta una cittadella dello sport con un impianto principale da 8000 posti e campi da destinare ad altre discipline.
«Il progetti di fattibilità è stata affidata dal Comune all’Associazione costruttori napoletani (Acen ndr) che a breve dovrebbe dare le prime indicazioni – riprende l’assessore – poi si dovrà vedere se il progetto potrà essere compatibile con l’intera ristrutturazione dell’area sportiva di Fuorigrotta che ingloba anche lo stadio San Paolo, la piscina Scandone e il PalaBarbuto; oltre a strutture in disuso come il Cinodromo e lo Zoo. Dovranno del resto essere riviste varie aree si servizio, di parcheggio e accesso, di quanto altro necessita per il perfetto funzionamento di impianti in grado di ospitare migliaia di spettatori».
Essendo un’area comunale non andrebbe messa in gara? «Certamente. Dopo le fasi descritte si provvederà a redigere un progetto esecutivo che sarà messo in gara con un bando Europeo. Non si può immaginare che una società sportiva o un privato, pur se meritevole per l’impegno profuso nello sport come nel caso di Calise presidente del Napoli Basketball, possa ricevere a trattativa privata l’autorizzazione a ricostruire il PalaArgento un bene della città e quindi di tutti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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