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VIDEO – Pandev e Dzemaili, il ritorno al San Paolo. Dopo il triennio azzurro per la prima volta da ex a Fuorigrotta

Dopo un'infelice parentesi in Turchia i due sono tornati in Italia e per la prima volta verranno al San Paolo da ex

Un gemellaggio sugli spalti, una sfida tra una squadra che vuole mantenere il fiato sul collo della capolista ed un’altra che ha ormai poco da chiedere a questo campionato. E tanti ex in campo. Armando Izzo, la cui storia parla dell’ennesimo ragazzo napoletano che nel calcio, come in altri ambiti, ha dovuto cercare fuori la sua fortuna. Ma anche Pandev e Dzemaili che invece Napoli sono riuscita a viverla dal campo. Per entrambi due Coppe Italia vinte all’ombra del Vesuvio e un posto in prima fila in quello che fu il Napoli di Mazzarri.

Era l’alba della stagione 2011/2012. L’anno precedente, contro ogni pronostico, il Napoli era riuscito, trascinato dalle reti di Cavani, ad ottenere il terzo posto in classifica e la qualificazione diretta in Champions. Occorreva però ampliare la rosa, dotare un undici sulla carta abbastanza forte di riserve di pari livello. Quello fu il mercato in cui l’allora ds Bigon, dopo aver speso 18 milioni per Inler, puntò su Dzemaili e Pandev.

Il primo, lo svizzero Dzemaili, arrivava dal Parma, squadra con la quale aveva segnato il suo unico gol proprio contro il Napoli. Ci vogliono 9 milioni più i cartellini di Blasi e Santacroce per convincere i ducali. Arrivato con i gradi di comprimario, Dzemaili riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio in campo. La stagione si conclude in crescendo: 28 presenze, 3 reti e la soddisfazione di partire titolare nella vittoriosa finale di Coppa Italia contro la Juventus. La stagione successiva sarà ancora più soddisfacente. Schierato spesso e volentieri titolare, tocca il punto più alto della sua carriera in azzurro il 30 marzo 2013 quando, contro il Torino sua ex squadra, segna un tripletta nel 3-5 finale. A fine anno sarà secondo posto in classifica.

Cambia allenatore, ma Dzemaili riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio. Partendo spesso dalla panchina e sfruttando le occasioni concesse dal turnover “scientifico” di Benitez, Dzemaili colleziona altre 24 presenze condite da 6 reti in quella che sarà la sua ultima stagione a Napoli, conclusa con la vittoria della seconda Coppa Italia. A fine anno infatti viene ceduto al Galatasaray, condividendo questo destino con l’altro ex di Napoli-Genoa: Goran Pandev.

Già, Pandev. Anche lui arriva nella sessione di mercato del 2011. A differenza di Dzemaili, che aveva giocato in squadre di media classifica, Pandev ha un curriculum pesantissimo. Nel suo recente passato figura il triplete vinto con l’Inter di Mourinho giusto l’anno precedente. A lui si chiede soprattutto quel quid in più a livello di esperienza per far crescere il Napoli anche a livello europeo. Arriva in prestito dall’Inter e, dopo un inizio difficile, riesce a ritagliarsi il suo spazio al fianco di Cavani e Lavezzi. Diventa mano a mano un uomo importantissimo per Walter Mazzarri, tanto da collezionare 30 presenze e 6 reti. A fine stagione arriva la Coppa Italia con Pandev che fornisce l’assist decisivo per la rete di Lavezzi. E’ comunque la successiva estate la sliding door della carriera del macedone. Lavezzi viene ceduto al Psg e sulle spalle di Pandev cade la responsabilità di affiancare Edinson Cavani. Compito che svolge egregiamente, alternandosi spesso e volentieri con Insigne, come dimostrano le 34 presenze e le 7 reti siglate nell’anno del secondo posto. Col cambio di allenatore Pandev inizia però a soffrire un po’, cala in minutaggio, ma le media realizzative rimangono comunque buone. A fine stagione saranno 7 le reti in campionato, più una in Europa League. Il più grande rimpianto del suo triennio napoletano? La finale di Supercoppa a Pechino contro la Juve, con quell’espulsione per presunti insulti all’arbitro che desta ancora molta rabbia. Pandev, prima di volare in Turchia con Dzemaili riesce comunque a togliersi la soddisfazione di vincere per la seconda volta la Coppa Italia con il Napoli (quinta personale, record!).

Al Galatasaray per entrambi non è facile. Lo spazio è poco e il calcio turco è troppo diverso da quello italiano. Entrambi finiscono per essere comprimari (anche se Pandev segna ben 7 reti in Coppa di Turchia). Così ad Agosto il ritorno in Italia, al Genoa che decide di puntare su di loro. Per il momento la stagione di entrambi, complice anche l’annata non proprio da ricordare del Genoa, non viaggia su ottimi binari. Poche presenze, spesso e volentieri partendo dalla panchina, e un solo gol in due a firma Dzemaili. Non è certo che entrambi saranno in campo nel match di domenica al San Paolo. Ciò che è comunque certo è che entrambi hanno lasciato un pezzo di loro stessi in quello stadio che domenica sarà pronto a riaccoglierli. Da avversari stavolta.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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