Ultimo giorno di mercato della sessione estiva. Il countdown segna pochi minuti al termine. I secondi scorrono, le trattative iniziano a diventare frenetiche. Si cerca l’ultimo colpo, l’accordo last-minute, nella speranza che quella porta non si chiuda prima che il contratto sia depositato. Corrono voci di un interessamento del Napoli per Soriano. Si fa! Forse no! Non c’è tempo. Problemi con il contratto. Nel frattempo i minuti passano e arriva il gong.
Si chiude la porta. Stop! Fine delle trattative. Soriano è del Napoli? Sembrerebbe di si. Invece no! Forse è arrivato un fax in extremis, o forse una mail. Nel frattempo stuoli di colleghi corrono avanti e indietro i corridoi dell’Ata Hotel Executive per capire se Soriano è un giocatore del Napoli. Solo col tempo i dubbi diventano certezza. Il Napoli non ha acquistato Soriano. I documenti non sono arrivati in tempo. E il ragazzo, che solo pochi giorni prima (esattamente il 30 agosto) aveva giocato da avversario contro il Napoli, resta alla Samp.
Nelle settimane successiva si innesca una piccola polemica tra Samp e Napoli, con il presidente Ferrero che lascia trasparire come in realtà il Napoli non avesse mai seriamente pensato a Soriano come colpo last-minute. Contemporaneamente De Laurentiis promette che il suo acquisto non è sfumato del tutto e che il discorso potrebbe essere soltanto rimandato di qualche mese.
In campo però il Napoli subisce un mutamento tattico. L’infausto 4-3-1-2 che nelle intenzioni di Sarri doveva essere il modulo del nuovo Napoli viene presto abbandonato in favore di un più logico e performante 4-3-3. Soriano, così come Saponara (altro nome caldo nell’estate azzurra), passa in secondo piano di fronte ad altre necessità di mercato (come ad esempio l’acquisto di un vice-Allan). Così il suo nome, pur venendo accostato di tanto in tanto agli azzurri finisce per sparire dalle prime pagine del calciomercato napoletano.
Soriano in ogni caso continua a ben figurare in campo. Gioca titolare, lo fa anche abbastanza bene, e supera a metà stagione il suo record di gol in Serie A (5). Un exploit che però lo allontana sempre più dal Napoli. I mesi passano e le partite scorrono. Soriano non è più in cima alla lista di Giuntoli e così su di lui si avventano altri club. Prima la Juve, poi l’Inter ansiosa di dare qualità ad un centrocampo forse troppo “muscolare”. Dalle parti di Appiano Gentile il classe ’91 è molto apprezzato e, se partirà Guarin verso la Cina, potrebbe essere l’innesto giusto per il centrocampo di Mancini. Età giusta, piedi buoni e voglia di dire la sua ad alti livelli.
Chiamatela sfortuna, chiamatelo destino o semplicemente chiamatelo non averci creduto abbastanza ma il matrimonio non s’ha da fare nè in estate nè in inverno. La porta chiusa quell’ultimo giorno di mercato e quel fax mai arrivato sono stati per Soriano un no definitivo al Napoli. E domenica a Marassi neanche potrà essere presente, vista la squalifica nei suoi confronti. Soriano-Napoli, un’idea di inizio settembre. Troppo breve per potersi concretizzare, nata e finita sul gong del calciomercato, su quella porta che si chiude e che quasi certamente ha dato la sua sentenza: Soriano-Napoli, un matrimonio che non si doveva fare!
Giancarlo Di Stadio
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