Botta e doppia risposta…a suon di comunicati. Il post gara di Genoa-Napoli non scatena solo il dibattito sugli errori tecnici commessi dall’arbitro Damato. Maurizio Sarri condisce le rimostranze per le topiche dei direttori di gara (citando anche la trasferta di Pescara) con un appello accorato alla società: “Il club deve intervenire, di queste cose non può parlare solo l’allenatore…”. Il messaggio centra l’obiettivo ma scatena un presa di posizione opposta. De Laurentiis infatti, tramite annunci sui canali ufficiali, si estranea dalla discussione sui calci di rigore del Ferraris per ribadire la forza e la solidità dell’assetto societario, oltre al valore complessivo della squadra: “Anche se siamo il quinto fatturato, abbiamo investito 128 milioni nel mercato quest’anno…”. Oggi arriva poi il tweet che annuncia il rinnovo di Albiol fino al 2020, presentato con la sottolineatura del “Colpo messo assegno dal trio De Laurentiis, Chiavelli, Giuntoli”. Insomma, una sorta di chiamata a rapporto dei due principali dirigenti del club partenopeo oltre allo stesso patron. Uno, l’amministratore delegato Chiavelli, impegnato per la parte finanziaria. L’altro, Cristiano Giuntoli, con compiti legati all’aspetto sportivo. I segnali inviati all’allenatore, sebbene indiretti, risultano quindi chiari: “la società c’è, ha la sua linea, la detto io e non tu”, è questo il messaggio che arriva dalla Cina. Dalla panchina si invia un SOS, dalla tribuna autorità si fa segno che ci sono tre posti…
A cura di Antonio Fusco
