E’ venuta l’ora di Roma vs Napoli, il “derby del sud”, un derby che si prevede infuocato non solo sul campo per raggiungere l’obiettivo di un piazzamento in Champions League, ma soprattutto sugli spalti e fra due tifoserie che oggi si odiano profondamente anche dopo i “fatti” dell’anno scorso nella finale di Coppa Italia. Un “derby del sole” che vedeva azzurri partenopei e giallorossi romani gemellati per tantissimi anni, un amicizia rotta a fine anni ’80 quando il Napoli di Maradona iniziava a farsi valere in Italia ed in Europa. L’immaginario collettivo dei derby storici riconduce proprio in occasione del “primo” derby con il gemellaggio tra le due tifoserie oramai morto. Ci riferiamo alla stagione 1987/1988. Il 26 ottobre 1987 il Napoli si presenta allo stadio “Olimpico” alla sesta giornata di campionato con lo scudetto cucito sul petto e con il primo posto da difendere. Napoli primo a 10 punti, Roma subito dietro ad inseguire a 7 punti. Il clima è infuocato. Il popolo napoletano è accorso in massa a Roma a sostenere i campioni d’Italia. La gara si fa da subito molto combattuta con la squadra di Bianchi che mantiene bene il campo. La prima frazione di gioco finisce a reti inviolate con gli azzurri a sfiorare in due occasioni il vantaggio. Nella ripresa a squadra di Liedholm si affida in avanti con il solito Pruzzo che, dagli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Conti, irrompe come sa e di testa spedisce nell’angolo opposto della porta difesa da Garella. Roma in vantaggio al 1’ minuto. Saltano i nervi ai giocatori del Napoli. Al 56’ Careca infligge una testata a Collovati che cade a terra dolorante. L’arbitro Magni di Bergamo vede tutto decretando il cartellino rosso, giustamente, all’attaccante brasiliano. Passano dieci minuti con Renica che con una trattenuta della maglia deve frenare la corsa di Boniek. Magni è costretto a cacciare per la seconda volta il cartellino rosso, Napoli in doppia inferiorità numerica. La squadra di Bianchi non si demoralizza e con la classe dei suoi uomini schiaccia per diversi minuti la Roma nella propria area di rigore. Scocca il 67’ con Maradona che calcia un corner sul primo palo dove irrompe Francini che con uno stacco imperioso di testa insacca sul palo opposto difeso da Tancredi, mandando in visibilio squadra e gli oltre 30000 tifosi partenopei assiepati nello stadio Olimpico. La Roma cerca di riconquistare l’intera posta in palio ma gli azzurri riescono a respingere con successo ogni attacco giallorosso conquistando un punto in una sfida epica segnata dalla doppia inferiorità numerica e raddrizzando un risultato che sembrava ai più compromesso.
A cura di Chrystian Calvelli
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