Il calcio è in continua evoluzione. Sente gli umori, avverte la crisi. L’Italia non è l’unica nazione a dover fare i conti con le difficoltà economiche che impongono duri tagli alle spese. Mai più follie. Una volta i giocatori arrivavano nel belpaese, adesso è da qui che partono per cercare ingaggi faraonici. Un altro paese che avverte il clima di improvvisa ‘indigenza’ è la Romania. La patria di Hagi e Mutu ha sempre ricoperto un ruolo importante nel calcio che conta. Dalla Steaua Bucarest alla Dinamo passando per il Cfr di Cluj Napoca. Nell’ex Dacia tanti italiani hanno recitato un ruolo di primo piano. Da Zenga a Mandorlini sino a Trombetta. Più di un successo per l’ex portiere nerazzurro mentre lo storico secondo di Guidolin e Galeone ha sfiorato la qualificazione agli ottavi di Champion’s League. De Zerbi, Sforzini e Piovaccari hanno fatto sognare i supporters romeni. La crisi c’è e si vede. La Dinamo Bucarest cerca nuovi soci, sponsor in grado di procurare soldi da investire e subito per evitare di restare fermi al palo. I bianchi rischiano di perdere a tavolino la gara contro il Chiajna. Le intemperanze dei sostenitori della compagine capitolina. Hanno indotto l’arbitro Kovacs ad interrompere la gara. La Steaua Bucarest, considerata la Juventus dell’est, è da sempre la compagine di maggiore importanza della liga romena. Da qualche anno Gigi Becali è in galera e senza il suo patron presente i rossoblù soffrono più del dovuto. Per evitare di uscire dalla Champions (all’andata del play-off ha battuto in casa 1-0 il Ludogorets), la compagine dei ‘ferrovieri’ cerca un attaccante di peso. Jeremy Bokila è l’uomo giusto al posto giusto. Il giocatore olandese è in forza al Petrolul Ploiesti. Constantin Gâlcă è stato chiaro al riguardo, gli serve uno che si faccia rispettare nell’area piccola avversaria se si vuole continuare l’avventura in Europa. Della serie la crisi c’è e si vede.
Michele Pisani
