“Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio.” Così definiva lo sport più popolare al mondo il filosofo saggista Albert Camus. La notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio aiuta i cronisti a dar ragione a Camus, perché raccontare una finale di Champions come quella che ha visto vincere per l’undicesima volta nella sua storia il Real Madrid è un privilegio e visto che siamo in vena di citazioni, parafrasando Dickens, “questo sporco lavoro qualcuno deve pur farlo”, e lo facciamo volentieri. Arriva poi la domenica, la seconda senza calcio giocato, ancora per poco perché (per fortuna) stanno per cominciare Europei e Coppa America e ci sarà modo di riempire le giornate. Però il 29 maggio resta a suo modo una data importante nel calendario, e il calcio, la più grande rappresentazione teatrale del mondo moderno, è un veicolo che sa spogliarsi anche dei contratti milionari, dei veleni dei tribunali e delle trasmissioni della sera per tornare alla sua essenza primordiale, la capacità di regalare emozioni e felicità. Chi vi scrive ha avuto un anno fortunato perché vi ha potuto raccontare vedendole dal vivo le gesta del Real Madrid, dell’Atletico Madrid, il clima della Woodstock del Pallone che è il Superclasico di Spagna tra i blancos e il Barcellona, le bellezze e i misteri dell’Andalusia, perfino la firma capolavoro di Higuaìn al suo campionato con la rovesciata che è valsa il goal numero 36 in stagione, nuovo record di sempre della Serie A. Poi accade che un amico medico ti invia la locandina di un evento, di una partita di calcio che forse col calcio c’entra ben poco o c’entra tanto perché emozioni te ne dà comunque, per certi versi molto più forti, e tu non puoi far altro che starlo a sentire. Il 29 Maggio 2016 non lo ricorderò solo per il trionfo di Nibali al Giro d’Italia, ma soprattutto per la manifestazione organizzata dall’associazione ‘Donare è vita’, in occasione della XIX Giornata Mondiale della donazione di organi, al Complesso Sportivo ‘La Paratina’ a Napoli. Tanti personaggi dal mondo dello spettacolo napoletano al mondo dello sport non hanno voluto far mancare la propria presenza per sfidarsi sul campo in nome della solidarietà stando così vicino ai pazienti in lista di attesa di un trapianto di organi. Da Gino Fastidio di ‘Made in Sud’ a Daniele ‘Decibel’ Bellini, speaker del Napoli allo stadio San Paolo, l’ex portiere azzurro Gennaro Iezzo, il giornalista di Radio Kiss Kiss Lucio Pengue, il campione del mondo di pugilato Domenico Valentino e il judoka Marco Maddaloni su tutti. A portare in alto la bandiera è stato proprio Bellini, lo speaker delle gare casalinghe degli azzurri, che con il suo straordinario carisma ha animato il pomeriggio de La Paratina dove si sono affrontate la squadra del centro sportivo, una delegazione di medici e specializzandi dell’Ospedale Monaldi, una selezione di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo messa in piedi proprio da ‘Decibel’ ed una formazione di giovani calciatrici campane. E così per una volta le storie di Ronaldo, Simeone e Zidane diventano quelle della piccola Martina, che per una giornata è stata la sorella più piccola o la figlia di tutti noi, in attesa di un cuore nuovo per permetterle di continuare a vivere una vita così troppo distante da quelle che siamo stati abituati a disegnarci e progettare da bambini, alla sua età, nel cinismo inspiegabile tutto di questo mondo nell’assegnare dure prove a chi ancora non dovrebbe avere motivo e forza di affrontarle. L’associazione ‘Donare è vita’, grazie allo straordinario lavoro in regia dei medici Andrea Petraio e Ciro Maiello, permette di avvicinarci al mondo di Martina, ad esser consapevoli che c’è chi vive costantemente sul dischetto degli undici metri, con una porta più piccola di quelle regolamentari, un portiere troppo grande ed un pallone dannatamente più pesante. ‘Donare è vita’ ci fa accompagnare Martina dal centrocampo fino al dischetto del rigore, sappiamo benissimo che alla fine dovrà comunque calciare lei perché è il suo momento, e suo soltanto, però possiamo esserci, possiamo darle una mano, possiamo indicarle la via, possiamo fare il tifo per lei e goderci l’attimo di silenzio, chi ad occhi chiusi, chi abbracciato a qualcuno, che precede quello della gioia più grande. Esserci è un passo importante, ‘Donare è vita’ ci ha indicato la strada, ora quel rigore bisogna segnarlo. Vai Martina!
I medici Andrea Petraio e Mario Giordano hanno un messaggio per noi:
Decibel Bellini grande protagonista del pomeriggio al Complesso Sportivo ‘La Paratina’ a Napoli, ecco le immagini:
Ecco alcuni scatti del pomeriggio con i protagonisti dell’evento organizzato dall’associazione ‘Donare è Vita’:
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Servizio a cura del nostro inviato al Complesso Sportivo ‘La Paratina’ Andrea Cardone.
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