E se Juve-Napoli finisse 1-0 con rete di Dybala per gli azzurri? O se a decidere il match fosse un rigore di Hamsik per i bianconeri? No, tranquilli… non stiamo delirando. Sappiamo benissimo che l’attaccante ex Palermo gioca a Torino, mentre la cresta di Marek Hamsik continua, da diversi anni, a far felice il pubblico del San Paolo. Il nostro era solo un classico what if… un cosa sarebbe potuto succedere se alcuni dei protagonisti in campo avessero indossato l’altra casacca. Fantacalcio? Si, ma non senza qualche fondamento. Perchè, per quanto si possa dire col senno di poi “meglio così” o “peggio così”, molti dei protagonisti di Juve-Napoli la partita la potevano veramente giocare con l’altra squadra.
Abbiamo citato in apertura Hamsik e Dybala. E non è un caso. Per stessa ammissione degli addetti ai lavori entrambi quest’estate hanno rischiato di vestire la maglia dell’altra squadra. Per Hamsik la Juve arrivò anche a fare un’offerta formale di 25 milioni più diversi giocatori. Poteva il Napoli privarsi del suo capitano e della sua bandiera? Dalle parti di Torino sembravano convinti di si. Invece arrivò un secco no ed Hamsik ha continuato, per la gioia dei tifosi napoletani, a calcare il prato del San Paolo.
Dybala poteva essere del Napoli. Già ai tempi dell’acquisto di Edu Vargas ci fu una chiacchierata per l’argentino. Il Napoli alla fine decise di prendere Vargas e Dybala si accasò al Palermo. Fino ad una nuov infatuazione quest’estate. L’ha detto lo stesso Zamparini. L’offerta ritenuta non sufficiente di 15 milioni più Jorginho, unita al non proprio evidente entusiasmo dei procuratori e ad altre logiche economiche, fecero virare l’attenzione del numero uno del Palermo verso la proposta della Juve. E così La Joya invece di fare coppia con Higuain ha finito per essere il sostituto di Tevez.
Già, Tevez-Higuain. Ve la ricordate quell’estate? I titoloni di alcuni giornali che davano per fatto il passaggio del Pipita alla Juve. Poi arrivano i 40 cash di De Laurentiis, ossia buona parte dei soldi incassati dalla cessione di Cavani, e le trattative sul prezzo tra Marotta e Florentino Perez non hanno più senso. Gonzalo Higuain va al Napoli, con tanto di eloquente striscione da parte del tifo azzurro “Un vero argentino non gioca a Torino”. Poche, semplici e chiare parole. A Torino da allora giocano alla volpe e l’uva, a Napoli non passa giorno che non si ringrazi quella scelta (e quei 40 milioni offerti al Real).
C’è poi tutta quella fila di “seconde linee”. Giocatori che, per un motivo o per un altro, potevano essere del Napoli o della Juve e invece si troveranno a vivere la sfida dal lato opposto della barricata. Rugani piace molto a Sarri, non è un mistero. E quest’estate il Napoli ha fatto di tutto per prenderlo, anche arrivando ad offrire cifre importanti. La Juve però non ha mai ceduto (neanche all’idea di darlo in prestito). L’unico modo attraverso il quale l’ex Empoli poteva arrivare a Napoli era tramite la trattativa Hamsik. Come detto in precedenza: niente da fare. Trattativa che poteva coinvolgere anche Martin Caceres, un altro che spesso e volentieri era stato accostato al Napoli. Nulla da fare. Parliamo anche di Pereyra e Lemina. Il primo piaceva fin da tempi di Mazzarri, il secondo quest’estate era nella lista degli azzurri. Alla fine è finito alla Juve ed ha anche segnato nel match di andata del San Paolo. Un giovane che ha preferito il bianconero all’azzurro, come nel caso di Stefano Sturaro: 93′ su cui il Napoli aveva fatto più di un pensierino. Non si è mosso dalla Juve.
Rimpianti da settore giovanile invece per Mandragora. Attualmente di proprietà della Juve ma in prestito al Pescara, poteva, viste le sue origini campane, entrare nel giro del settore giovanile azzurro. Fu invece il Genoa a credere in lui. Sempre parlando di giovani discorso opposto per l’ex Carrarese Eddy Gnahorè. Ora in prestito al Carpi, il centrocampista classe ’93 è stato al centro di una sfida di mercato tra Napoli, Juve ed altre squadre (forte su di lui c’era anche il Palermo). Stavolta a spuntarla sono gli azzurri.
