Niente San Paolo! Meglio il divano di casa mia. Il clima che si respira al San Paolo, tra tribuna stampa e spogliatoi è irrespirabile. Meglio, molto meglio fuori casa: San Siro ieri e Parma giovedì.
Le polemiche, le critiche, le risposte alle critiche, favorevole e contrari, “simpatici ed ironici messaggini”, le bugie su regolamenti che non esistono; tutto questo, insieme ai tantissimi errori commessi in sede di calcio mercato, a ciò, poi aggiungiamoci i meriti, il valore di questo mister che riesce a tenersi in zona Champions con una difesa di due stopper che si fanno sfuggire Menez bravo a realizzare un gol molto bello, un solo incontrista in rosa, nessun terzino dal passo rapido due esterni di destra, Maggio e Zuniga con alternativa Mesto; un solo attaccante, Higuain e tutte mezze punte. Siccome i numeri non sono opinioni, va riconosciuto a questo nostro allenatore tutto il suo valore, ed a Benitez, il miracolo con Rafael, K2 e Albiol e compagnia bella, non è riuscito. Non c’è sangue nelle loro ampolle; non si scoglie; va anche riconosciuto a lui di aver trovato qualche grande campione in questo Napoli, sia in campo che fuori, pochi ma fortissimi.
Incontrai per caso (grazie alla gentilezza di uno steward) sulla salita che porta fuori al San Paolo, all’uscita degli spogliatoi, il Direttore Sportivo, Bigon, dopo lo scellerato pareggio con l’Empoli; confidai tutte le mie preoccupazioni, dissi loro che non mi piaceva il clima di tensione che avevano creato tra Benitez e una parte dell’informazione (chi semina vento raccoglie tempesta, mi hanno insegnato) (dalla scorta a tanto altro), non mi piaceva l’inconsueto e strano (forse ironico e simpatico, chissà) modo di utilizzare, da parte del Napoli, l’importante sistema della Comunicazione e dell’Informazione e dissi: “sarò difficile a Milano ma ho i miei dubbi per le partite in casa”, conscio già di dubbi di natura sia tecnica che tattica oltre che delle condizioni fisiche di alcuni di loro (e il dubbio, non me ne vogliano Benitez e co., è il pilastro della filosofia greca (da Sofocle a Socrate a Platone); poi cosa va a succedere: la rotonda vittoria in casa con lo Slovan Bratislava ha fatto illudere Benitez e i suoi; eppure il direttore di www.iamnaples.it aveva chiesto proprio all’allenatore del Napoli se la prestazione in Coppa fosse una prova di forza o di debolezza.
E, credetemi, come inquieta assistere ad un Benitez innervosirsi sia alle domande fatte per capire e per sapere, per conoscere che a quelle “tendenziose”.
Che peccato perdere così!
E adesso Parma: giovedì sera la società di Ghirardi passato ad un gruppo russo cipriota; chiudo, raccomandando al Napoli di instaurare un clima di serenità, di sinergia, di collaborazione con tutti e tra tutti, se vuole evitare che il magnifico lavoro fatto finora non svanisca. Troppe avversarie le sono dietro, occorre forza, molta forza. Un Napoli ritrovato può farcela.
Non dipende solo da Benitez ma da tutti: da tutte le Aree che compongono il Napoli. Tutte! Una sola che dovesse venire meno sarebbe responsabile del non raggiungimento del terzo posto.
Si può fare! Dipende dal Napoli S.p.A. Il Natale, in arrivo, comunque vada con il Parma può suggerire a Benitez e a tutto il Napoli l’unità di intenti, lo “scambio di amorosi sensi”, il condividere il raggiungimento di un obiettivo che fa bene non solo a Napoli ma alla Città, Capitale del Mezzogiorno d’Italia.
Alla prossima……………. giovedì al San Paolo dove si assisterà a Napoli – Parma, poi si va a Doha nel Qatar per affrontare la Juventus nella Supercoppa Italiana, Il Napoli “ritrovato”, libero dal clima tossico, non avrà difficoltà a vincere.
Nando Troise
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