Ammettetelo, durante la partita di Coppa Italia contro l’Udinese chi, di fronte all’ennesima rete di Konè, non ha esclamato a gran voce “lo sapevo”? Pochi, oserei dire quasi nessuno. Perché ammettiamolo, noi napoletani siamo fatti così. Tendiamo sempre a personificare, anche nel calcio, le nostre paure, a trovare costanti in uno sport che di costante a ben poco. E siamo sempre certi che labestia nera e/o il carneade della domenica sia pronto a segnare proprio a noi, proprio alla nostra squadra, pur avendo altri diciotto bersagli ed altre trentasei occasioni per far male anche ad altri.
La gara col Chievo si appresta ad estremizzare il concetto del semisconosciuto che caccia ‘a scienza proprio contro il Napoli. Chi non ricorda le imprecazioni volate sugli innumerevoli gol di Moscardelli e Sardo. Due che del gol al Napoli (e che gol al Napoli) ne avevano fatto un marchio di fabbrica come Konè. Oppure chi, e qui credo nessuno vista la vicinanza temporale, può dimenticare l’unico gol in maglia clivense di Maxi Lopez proprio contro il Napoli in quest’inizio di stagione.
Brutti ricordi che, in vista della gara di domenica, fanno dormire sonni poco tranquilli ai tifosi azzurri. È vero, l’attacco del Chievo è il meno prolifico del campionato, con solamente 14 gol fatti (di cui 7 in casa). Insomma un reparto offensivo tutt’altro che irresistibile che però, contro un difesa come quella del Napoli (con ben 25 gol subiti, di cui la maggior parte proprio contro squadre medio-piccole) può, come si suol dire, vivere il suo momento di gloria.
E allora abbiamo deciso di fare un piccolo gioco, naturalmente prendendo prima tutte le precauzioni scaramantiche del caso. Tra una toccatina, un cornicello e qualche altro rito scaramantico, abbiamo immaginato chi, tra i tanti giocatori clivensi, potrebbe essere la prossima bestia nera.
Dire Sardo è troppo facile, anche se con solo 4 presenza all’attivo è abbastanza improbabile che il terzino scenda in campo. A meno che il tecnico del Chievo non voglia, anche lui scaramantico, utilizzarlo come il classico toro che “quando vede azzurro” si trasforma. Ci sarebbe Paloschi, che al Napoli ha già segnato, e, con 4 gol all’attivo, è al momento il miglior marcatore clivense. Oppure c’è l’inossidabile Pellissier, in passato anche accostato al Napoli, che di gol agli azzurri ne ha fatti a bizzeffe. Improbabile, per una serie di motivi, pensare ad Hetemaj o Meggiorini, i lcarneade di turno potrebbe invece essere Radovanovic, il cui primo gol, con la maglia del Novara, risale proprio ad una sfida contro il Napoli.
Se vogliamo, possiamo comunque consolarci col fatto che il tecnico del Chievo Maran non ha mai vinto nè contro il Napoli né contro Benitez, collezionando 2 sconfitte su 2 contro il tecnico spagnolo e un solo pareggio in 5 incontri contro il Napoli.
Insomma di eroi della domenica dalle parti del piccolo quartiere veronese di Chievo ne è pieno. Già in passato, più di una volta, quello che adesso stiamo prendendo per uno scherzo del destino, si è trasformato in un’amara realtà. Bisognerà comunque tenere presente, soprattutto i giocatori, che carneade o non carneade, il Napoli ha le qualità e soprattutto il dovere di centrare i tre punti a Verona. Magari quei dieci secondi di gioia per lo sconosciuto di turno ci saranno lo stesso, ma speriamo saranno ininfluenti ai fini del risultato.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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