VERSO LA GARA – All’Emitates Stadium il Napoli affronta I padroni di casa dell’Arsenal nell’ambito dell’andata dei quarti di finale di Europa League: Carlo Ancelotti, tecnico degli azzurri, schiera Meret tra i pali, con Maksimovic e Koulibaly al centro della difesa e Hysaj e Mario Rui terzini rispettivamente a destra e sinistra. In mediana, Fabian affianca Allan, con Callejon e Zielinski sulle corsie laterali, mentre in attacco Insigne supporta Mertens, con Milik che parte dunque dalla panchina. Unai Emery, allenatore dell’Arsenal, imposta un 3-4-1-2 e schiera Cech in porta, Sokratis, Koscelny e Monreal in difesa, con Ramsey e l’ex obiettivo azzurro Torreira in mediana e Maitland-Niles e Kolasinac nel ruolo di esterni. Infine, Ozil agirà da trequartista alle spalle del temibile tandem offensivo composto da Lacazette e Aubameyang.
LE CHIAVI DEL MATCH – I padroni di casa scendono in campo mettendo in mostra fin dai primi minuti di gioco un’evidente pressione offensiva: il Napoli è costretto ad abbassare il proprio baricentro e non riesce a contenere facilmente le accelerazioni dei Gunners, risultando peraltro impreciso nelle occasioni in cui recupera palla e riparte. Al 14’ Ramsey porta in vantaggio l’Arsenal, ricevendo palla al centro dell’area da Maitland-Niles e depositandola in rete con una conclusione di destro. Il Napoli abbozza una flebile reazione che però non dà frutti e concede il fianco alle fatali accelerazioni dell’Arsenal: al 25’ Torreira sigla il goal del raddoppio con una conclusione che viene deviata in maniera decisiva da Koulibaly e spiazza Meret: l’azione del 2-0 viene avviata da un grave errore in uscita di Fabian. L’Arsenal si presenta con un baricentro altissimo e attua un pressing asfissiante sul portatore di palla avversario: in alcuni frangenti del match, gli uomini di Emery costringono addirittura Insigne a giocare a ridosso della propria area di rigore. Sul finire del primo tempo, il Napoli cresce un po’ in fase offensiva, ma risulta sempre disorientato e in affanno quando si tratta di arginare le rapide ripartenze degli avversari: gli uomini di Emery mettono in seria difficoltà gli azzurri e hanno la possibilità di sfruttare in contropiede delle vere e proprie praterie. Nella ripresa, gli azzurri partono bene e sembrano aver preso quantomeno le misure ai difensori dell’Arsenal; d’altra parte, i padroni di casa continuano a rendersi a dir poco pericolosi quando ripartono. Al 66’ Emery manda in campo Iwobi e Mkhitaryan al posto di Lacazette e Ozil, mentre Ancelotti sostituisce Mertens con Milik per fornire anche maggiore fisicità alla propria squadra. Lo sforzo profuso dagli azzurri in fase offensiva consente troppo spesso all’Arsenal di involarsi in superiorità numerica verso l’area di rigore avversaria: solo alcuni interventi importanti di Meret consentono al Napoli di restare a galla. Al 77’ Emery spende l’ultimo cambio a sua disposizione per inserire Elneny al posto di Torreira. Successivamente, Ancelotti prova a ravvivare il proprio reparto offensivo, inserendo Ounas e Younes al posto di Fabian e Insigne: in tal modo, Zielinski va ad affiancare Allan in mediana. Il Napoli prova a spingersi in avanti con continuità nel finale di gara alla ricerca di un goal che cambierebbe del tutto il senso della partita, ma l’Arsenal riesce a controllare il risultato fino al triplice fischio arbitrale, seppur con qualche difficoltà.
A cura di Mariano Menna
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