Marco Verratti è pronto: sarà lui a dirigere la banda di Giampiero Ventura. Vecchi e nuovi azzurri si ritrovano per la prima volta agli ordini del ct e il regista del Paris Saint-Germain sarà il nuovo direttore d’orchestra. Chissà come sarebbe andato lo scorso Europeo se ci fosse stato anche Verratti. Marco ha potuto partecipare solo da casa, tifando naturalmente per gli azzurri:
“E’ stata durissima, però mi sono emozionato come mai seguendo l’Italia” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Si vedeva che era una squadra che lavorava duro e con il cuore. E sono convinto che questo spirito combattivo abbia riconquistato i cuori dei tifosi. E’ uno dei tanti meriti di Conte. Ma sono stati tutti molto bravi. Ventura? Ogni allenatore ha il suo stile e il suo metodo di lavoro. Ventura è un grande professionista, un grande lavoratore, e ha grande esperienza nel mondo del calcio. Tutti ne parlano in modo positivo. Penso sia perfetto per la Nazionale, può facilmente proseguire il lavoro iniziato da Conte. Sono pronto per aiutare la squadra. Non mi piacciono le frasi fatte: ‘Prendere in mano l’Italia’ non significa nulla. Un giocatore da solo non è nulla senza i compagni. Spetta a tutti onorare questa maglia per cercare di vincere con la Nazionale”.
Prima amichevole proprio contro la Francia, paese che ha adottato Verratti: “Destino vuole che possa ricominciare contro il Paese dove vivo e dove avrei potuto giocare un campionato Europeo speciale. Sarà una partita emozionante, contro molti amici. Ma ho lavorato duro in questi mesi per riguadagnarmi una chiamata ed essere pronto per affrontare chiunque. Ruolo? Ogni allenatore ha il suo modo di interpretare certi ruoli: c’è quello che alla mezzala chiede inserimenti che magari per me sono meno scontati, visto che qui al Psg per anni abbiamo giocato a tre, amministrando la manovra, tenendo palla, cercando varchi sulle fasce con i terzini. Ma con Emery stiamo cambiando stile: ci chiede meno possesso, più aggressività in ripartenza e negli spazi. Come sempre mi metto a disposizione, perché voglio migliorare e aiutare la squadra. Giocherò dove deciderà il c.t.”.
Anche Marchisio è prossimo al rientro, dopo un brutto infortunio: “Claudio è un grande giocatore e anche lui ha tanta voglia di tornare più forte di prima, visto che come me ha dovuto rinunciare all’Europeo per infortunio. Ci siamo consolati un po’ chiamandoci durante le partite dell’Italia, per commentare in diretta l’Europeo. Giovani? In tanti anche qui mi chiedono di Donnarumma, se davvero abbia solo 17 anni. Bernardeschi ha già fatto un Europeo ed è stato una delle rivelazioni dello scorso anno. Immobile dopo due anni difficili ha ritrovato un po’ di aria di casa e l’allenatore che più l’ha valorizzato. E’ sempre difficile essere pronti per la Nazionale. Purtroppo in Italia appena un giovane sbaglia, viene massacrato. All’estero non succede. La fiducia è importante per far crescere i giovani e in Italia ce ne sono tanti di talento. Ventura farà le sue scelte, poi spetta a noi giovani guadagnarci e ricambiare la sua fiducia”.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro