Il tecnico Devis Mangia collauda i suoi affrontando un avversario dal retaggio essenziale per comprendere che la sfida al “Degli Ulivi” di Andria è una sfida per crescere. L’Italia Under 21, impegnata nell’amichevole contro la Germania nella partita di preparazione in vista dei prossimi Campionati Europei, mette a punto alcuni automatismi nel modulo 4-4-2 che vede impegnato anche il partenopeo Lorenzo Insigne tra le fila offensive. Nei primi minuti di gioco gli Azzurri tengono costantemente palla al piede e non perdono velocità nelle azioni di pressing; l’Italia cerca di fare manovra rischiando qualcosa al centrocampo ma si dimostrano efficaci gli interventi di Insigne sulla fascia che impegna tre avversari su di sé. La mancata ammonizione per fallo infervora il giovane partenopeo che più volte mette in difficoltà l’avversario su iniziative che si mostrano velleitarie ma comunque pericolose. La ripartenza della Germania è veloce, i Tedeschi impongono la loro superiorità e non solo fisica, ma i tentativi a porta si rivelano imprecisi. Nella seconda parte del I tempo l’Italia tiene il ritmo, Immobile più volte innesca i suoi negli inserimenti ma gli Azzurri non affondano. Negli ultimi minuti la difesa tedesca in ambasce lascia sorprendersi in area, un presunto fallo di mano conclude in maniera tesa la prima metà di gioco. Mangia sollecita i suoi che manifestano un notevole calo ad inizio ripresa; il cambio di Sansone rilevato da Saponara è un innesto sulla fascia che cambia ben poco la prestazione. Ma al 59’ la verticalizzazione di Immobile per Insigne che serve Borini premia un’azione ben architettata. Il giocatore del Napoli con lucidità si spinge in profondità e aspetta l’attimo giusto per servire Borini che sopraggiunge e si porta sulla traiettoria: il giocatore ha strada facile per insaccare la rete e portare i suoi sull’1-0. Fin qui ottima prestazione di Immobile, esperto nel dettare i tempi, ed Insigne; il partenopeo è decisivo, i suoi suggerimenti e le sue giocate esuberanti si rivelano efficaci e di notevole impatto visivo. L’indirizzo della partita è decisamente aggressivo, il vantaggio ispira gli Azzurri ma la partita infervora e ripetuti sono gli affronti tra i giocatori; l’Italia al 72’ sfiora la rete con un colpo di testa di Paloschi: conclusione poco alto la traversa. La Germania è decisamente appannata, l’Italia legittima il suo risultato e lo fa di nuovo al 79’ con un tiro di Crimi che sorprende tutti ma non il portiere. Nei minuti conclusivi la Germania spinge sulla metà campo ma la partita si conclude con un risultato importante per la partita e per il morale degli Azzurri.
Danny Petricciuoli
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