Un netto passo indietro rispetto alla buona prova contro la Germania, una battuta d’arresto se si considera l’ottima prestazione di venerdì in terra tedesca. La differenza è negli stimoli, nell’intensità e nel livello generale di concentrazione. L’Under 21 al “Vigorito” di Benevento davanti a 6000 spettatori delude contro la Serbia. Nel primo tempo l’Italia tiene bene il campo ma la manovra è farraginosa, i reparti troppo distanti con Trotta e Verdi che fanno fatica a liberarsi dalle marcature della difesa serba. E’ la Serbia, infatti, a sfiorare il vantaggio al 13’ quando Pesic colpisce l’incrocio dei pali di testa. Al 22’ è Iulic a proporsi con una percussione centrale ma trova l’opposizione di Bardi. Al 37’ si vede finalmente l’Italia propositiva: è Verdi ad ispirare la conclusione di Benassi deviata in corner. Al 42’ l’ex azzurro Trotta, attaccante classe ’92 in forza all’Avellino cresciuto nel vivaio del Napoli, dimostra le sue qualità da centravanti col fiuto del gol: va al tiro impegnando Dmitrovic. Partecipa poco alla manovra l’attaccante di Portico di Caserta ma sa sempre essere pericoloso quando raccoglie palla negli ultimi venti metri. Nell’intervallo Di Biagio realizza due cambi: entrano Zappacosta e Cataldi, il migliore degli azzurrini, per Biraghi e Sturaro. Zappacosta va ad operare sulla corsia destra, Sabelli viene dirottato a sinistra. Ad inizio ripresa la svolta della gara: Berardi rimedia il secondo cartellino giallo per un fallo evitabile e viene espulso. La Serbia acquisisce così il predominio del gioco e poco dopo va anche in vantaggio. Al 60’ è Milunovic ad inserirsi centralmente e a battere Bardi che al 52’ aveva salvato il risultato su un tiro di Jojic, centrocampista classe ’92 del Borussia Dortmund. La Serbia fa girare palla e quando arriva nella trequarti avversaria accelera e crea pericoli per la difesa della Nazionale di Di Biagio. L’Italia prova a reagire, entrano Molina e Belotti per Benassi e Trotta, che conclude al 55’ la sua gara. E’ Verdi ad ispirare i tentativi dell’Under 21, sia con conclusioni interessanti che assist invitanti per Belotti che al 78’ calcia a lato a pochi passi da Dmitrovic. Nel finale entra anche Longo ma il risultato non cambia finisce con una sconfitta l’ultimo test prima dell’Europeo, dove servirà un’altra Italia. Resta in panchina Armando Izzo, difensore classe ’92 cresciuto nel vivaio del Napoli che rimanda così il suo debutto in Nazionale.
Dal nostro inviato al “Vigorito” di Benevento Ciro Troise
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