Giampiero Ventura, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida contro la Roma. Ecco quanto evidenziato da Iamnaples.it:
“Che Roma troveremo? Una squadra arrabbiata, servirà a noi per capire a che punto siamo. Sarà una gara stimolante. L’ambiente sarà difficile come sempre, mi danno del filo-juventino e non ho ancora capito perché (scherza n.d.r.). Il nostro problema però non è la Roma, ma siamo noi stessi. Sul caso Totti-Spalletti posso solo dire che mi dispiace per quanto è successo. Ammiro Totti come icona del calcio, uno dei più grandi di questo sport, ma sono molto legato a Spalletti in quanto è stato mio giocatore sia all’Entella che allo Spezia e sono stato io a pungolarlo a intraprendere la carriera di allenatore. Vorrei solo che lui potesse allenare come sa e deve e che Francesco possa chiudere la carriera, quando lo dirà il suo fisico e la sua testa, finendo da grande campione. Calvarese lo ricordo con piacere perché lui diresse la mia gara d’esordio sulla panchina granata. Ho un buon rapporto con lui, anzi ritiro tutto perché l’ultima volta l’ho detto di Rizzoli e poi è andata come sapete (scherza n.d.r.), non ho rapporti con Calvarese! Zappacosta ha la stessa voglia di Belotti, che sta facendo molto bene. Il gallo sta lavorando per arrivare ed è questo che conta. Zappacosta allo stesso modo, anche se sta giocando meno, ce la sta mettendo tutta senza mollare mai. Qui al toro lavoriamo per i giocatori, per portarli in nazionale. Ci siamo riusciti spesso in passato e forse è per questo che ora siamo una meta ambita per i giovani. In un discorso di programmazione devo sapere che nel giro di un anno, due o tre, Moretti, ad esempio, non potrà fare più tutte le partite. Credo anche però, che fra qualche anno i giovani che abbiamo adesso possano diventare lo zoccolo duro della squadra. È un gruppo di giocatori fra tra qualche anno verrà ricordato per quel che ha fatto. Moviola in campo? Io sono favorevole, basta che non spezzetti troppo i tempi. Diversamente da altri sport il calcio non si presta a troppe interruzioni. Penso sarà utile, ma non per un fallo a centrocampo, deve essere chiamata in causa solo per interventi determinanti come rigori, fuorigioco o espulsioni. Soprattutto in Italia, gli episodi determinano un risultato e sarebbe buono e giusto che questi possano essere cambiati, se sbagliati, grazie alla tecnologia moderna”.
Fonte:Torinogranata.it
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