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Torino, Mihajlovic: “Per me Maksimovic è morto, siamo più forti del Bologna”

Il tecnico serbo parla in conferenza stampa

Dalla Sala Conferenze dello Stadio “Grande Torino”, parla Sinisa Mihajlovic che presenta ai giornalisti l’esordio casalingo in campionato del Torino 2016/2017 contro il Bologna. Dopo la sconfitta a San Siro contro il Milan, il Toro ha bisogno di riscattarsi davanti ai propri tifosi contro gli emiliani di mister Donadoni, il tecnico emiliano ha già parlato in mattinata ai media. Ecco le parole del tecnico serbo:

Donadoni ha detto che il Torino ha una delle rose migliori della Serie A. 

“Sicuramente il Torino ha una rosa di livello. Però penso che ci sono squadre molto più attrezzate. La nostra rosa è migliore di quella del Bologna, con tutto il rispetto, quello sì, fermo restando che poi a parlare è il campo. Come ben sapete ci manca ancora qualche tassello per completare la rosa e per poter lottare per l’Europa League. Sono convinto che la società farà quello che dovrà fare”.

Ha più sentito Maksimovic?

No. Per me Maksimovic è morto.

 

La squadra arriva dalla sconfitta di San Siro: come vede il gruppo?

“E’ stata una sconfitta dura da digerire ma è anche un’opportunità per farci capire dove si sbaglia, in modo da poter fare diversamente quando ci ritroveremo nella stessa situazione. Io da calciatore queste cose le imparavo in fretta e spero facciano così anche i ragazzi. Comunque io devo dire che al di là degli errori, a Milano ho visto un buon Toro, dal punto di vista del carattere e della lotta. Poi dobbiamo imparare a prenderci più responsabilità e non aver paura nel gioco offensivo e ad essere più concentrati e determinati quando si difende la porta. Ho fatto vedere a tutti i dati: per possesso palla nella metacampo avversaria siamo stati superiori al Milan, e se siamo superiori a loro che puntano all’Europa, anche noi possiamo farlo. Sicuramente siamo migliorati rispetto a una settimana fa perchè gli ultimi arrivati hanno avuto altri allenamenti per capire meglio quello che posso aspettarmi da loro. Abbiamo ancora un allenamento per verificare le condizioni di tutti e per capire chi sarà disponibile e chi meno”.

Che Bologna si aspetta domani?

“Sono una buona squadra, si chiudono bene e ripartono bene, hanno Destro, un giocatore fondamentale che ha sempre segnato e sempre segnerà, un bel centrocampo e dietro sono solidi. Noi non dobbiamo sottovalutarli, dobbiamo essere sereni e giocare come sappiamo. Se giocheremo con serenità abbiamo ottime possibilità di vincere. Poi il campo parlerà come sempre: ogni partita è difficile, poi molto dipende anche da noi”

 

 

A quattro giorni dal mercato, cosa spera per domani? I tre punti o il bel gioco, anche a prescindere dal risultato?

“L’obiettivo è sempre quello di vincere giocando bene. Poi se non giochi bene e vinci anche quello va bene. Noi comunque dobbiamo pensare a partita per partita. Stiamo sereni e tranquilli, convinti da quello che si fa, concentrandosi nel mettere in pratica quello che proviamo. Se la prestazione sarà quella che mi aspetto, otterremo i tre punti”

La convocazione di Belotti può essere un’arma in più per il ragazzo dal punto di vista delle motivazioni?

“Belotti è un ottimo ragazzo e Ventura sa quello che può dare. Sono convinto che potranno esserci altri convocati, ma dipenderà da loro. Belotti è uno di quelli che gli allenatori apprezzano: giocatore completo, bravo a dare una mano alla squadra ma anche sottoporta. E devo dire che ha anche margini di miglioramento”

Domani giocherà Padelli? Si aspetta qualche movimento sul mercato per quanto riguarda i portieri?

Sì, domani giocherà Padelli, a meno che non succeda niente. Sul mercato la società sa quel che serve.

Chi saranno i rigoristi?

I rigoristi saranno Belotti e Ljajic. Io non mi arrabbio mai quando i ragazzi sbagliano un passaggio, ma quando giocano senza coraggio e senza provare a mettere in pratica quello che si prova in allenamento. Io sono dell’idea che il rigore, quando qualcuno lo sbaglia, deve tirarlo subito appena capita un’altra opportunità. In generale, deve andare sul dischetto chi è più sereno.

Il 4-2-4 è una soluzione vera e propria, specie quando la squadra deve recuperare un risultato?

“A San Siro ho messo Maxi Lopez perchè volevo vincere la partita e il 4-2-4 è una soluzione quando bisogna accelerare. Per come la vedo io la squadra deve sempre giocare per vincere e il mister è il primo che deve dare segnali in tal senso. Per cui il 4-2-4 è una soluzione”

La squadra ora come ora è pronta per lottare per l’Europa?

“Ho già detto che ci manca qualche tassello, a mio parere, per poter essere competitivi per l’Europa”

Aver annunciato l’obiettivo Europa League non può generare pressione sui giocatori?

“Appena parlato ho parlato io di Europa, non i giocatori, ed è stata mia la responsabilità. Per come la vedo io arrivare a Torino e dire “puntiamo alla salvezza” non sarebbe stato adeguato. Bisogna sempre puntare ad alzare l’asticella, per una società e una squadra come il Torino. Il club deve avere un obiettivo più importante di una salvezza tranquilla. Poi certo, possiamo anche non riuscirci, ma faremo il nostro lavoro con il massimo impegno avendo fissato un obiettivo. Perchè un obiettivo ci deve essere sempre”

 

 

 

Fonte: Toronews

 

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