Sarà Pedro Proença Oliveira Alves Garcia l’arbitro che dirigerà la supersfida della prima gara del Girone F di Champions League che il Napoli affronterà contro il Borussia Dortmund nella serata di mercoledì al S.Paolo. Il direttore finanziario, nativo di Lisbona, si presenta con un curriculum di assoluta garanzia a livello internazionale. Il quarantatrenne lusitano, difatti, è stato premiato la scorsa annata come miglior arbitro dall’IFFHS, l’Istituto Internazionale di Storia e statistica del Calcio. La sua carriera, però, parte da lontano. L’approdo in “Primeira Liga” risale 1998 e, dopo solo cinque stagioni, viene nominato arbitro internazionale il 1º gennaio 2003. Nel 2004 parte la sua ascesa in carriera quando viene designato per la direzione della finale del Campionato europeo di calcio Under 19 tra la Turchia e la Spagna, che farà da apripista per il suo ingresso nelle due competizioni continentali: nel Dicembre dello stesso anno arriva il debutto alla fase a gironi dell’allora Coppa UEFA e, dopo tre anni di conduzioni arbitrali in progressiva crescita, arriva la chiamata per dirigere il match di Champions League tra PSV Eindhoven e CSKA Mosca, pochi mesi dopo la sua elezione a miglior arbitro della Primeira Liga portoghese. La consacrazione definitiva arriva all’inizio della stagione sportiva 2009-10, quando l’UEFA lo promuove ad arbitro “Elite”. Nel Maggio del 2010 dirige per la prima volta una semifinale di Champions League: il ritorno all’Old Trafford di Manchester tra i Red Devils di Sir Alex Ferguson e lo Schalke 04. Nell’agosto passa alla cronaca per un episodio di gossip quando, durante lo shopping presso un centro commerciale nella capitale lusitana, viene aggredito da uno squilibrato che gli frattura due denti. Prende parte anche agli Europei di Calcio in Ucraina e Polonia nel 2012 in cui dirige, dapprima, due partite della fase a gironi Spagna-Irlanda e Svezia-Francia, e successivamente ottiene la designazione per il quarto di finale che l’Italia disputa contro l’Inghilterra . Nel Maggio 2012 diviene il secondo portoghese a dirigere una finale della massima competizione europea (unico precedente Antonio Garrido nel 1980), quando la UEFA gli affida la gestione della finalissima di Champions League all’Allianz Arena di Monaco di Baviera tra il Bayern Monaco e il Chelsea. Pochi mesi dopo dirigerà di nuovo l’Italia nella finale degli Europei contro lo Spagna, in quel di Kiev, raggiungendo così la seconda finale di una competizione UEFA in meno di due mesi e scrivendo la storia del calcio lusitano, essendo il primo portoghese in assoluto ad arbitrare una finale di un europeo. Solo tre mesi fa arriva la chiamata dalla FIFA e prende parte alla Confederations Cup in Brasile, bagnando il suo esordio nella massima competizione globale.
Servizio a cura di Mariano Santoro
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