Il fantasista del Milan Taarabt ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Repubblica. Ecco quanto individuato da IamNaples.it:
Dalla nascita a Fes, la Firenze del Marocco, fino allo sbarco a Milanello: si racconti in poche parole.
“Nasco nel 1989. Quando compio 8 mesi, mio padre, che già era emigrato in Francia per lavorare, ci chiama tutti a Marsiglia. Papà muratore, mamma casalinga. Cresco lì, in un quartiere popolare, pieno di giovani e un po’ difficile, con le mie 4 sorelle e mio fratello, più vecchio di me. Gioco a pallone per strada. Si vede subito che ho talento”.
E’ nelle partitelle in strada che ha imparato a dribblare così?
“No, quello è un dono di Dio. Nel calcio puoi imparare la tattica, ma certe giocate le hai nel sangue”.
Poi?
“Poi mi metto in luce nella squadretta del quartiere, il Berre l’Etang, e a 7-8 anni passo al Septème, dove ha giocato da ragazzino anche Zidane. In breve mi cercano le accademie dei principali club francesi. A 11 scelgo il Lens. Lì cresco, studio, gioco, esordisco in Ligue 1. A 18 mi prende il Tottenham, poi passo al Qpr e al Fulham. Il resto lo sapete, inclusa l’amicizia con Briatore e Gianni Di Marzio, che c’è rimasto male, perché mi avrebbe voluto vedere al Napoli. Invece sono qui e ho potuto conoscere Berlusconi, un’emozione enorme”.
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