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Sulla vicenda del sito del Manchester, il console inglese: «Napoli non è pericolosa»

Manca solo l’invito a indossare il giubbotto antiproiettile (il film Benvenuti al Sud, ha fatto scuola) perchè per il resto c’è tutto. A pochi giorni della partita Napoli-Manchester il sito della squadra invita i supporter a stare in campana, ad evitare alcuni quartieri, a non indossare magliette o sciarpe che siano riconducibili alla squadra, rimanere sempre in gruppo. Insomma, se la tifoseria deve seguire al squadra, in sostanza lo deve fare in incognito proprio per evitare guai. Non è il primo invito e non sarà l’ultimo. Ciclicamente sui siti stranieri (ricordiamoci la trasmissione andata in onda sul canale del National Geographic dedidata all’arte del borseggio made in Naples) si forniscono una serie di indicazioni che mortificano la città.
È questa l’intenzione dell’annuncio? Michael Burgoyne, console britannico a Napoli per l’intero Sud, respinge in maniera determinata questa tesi.

«Nessuno – spiega – ha espresso un giudizio negativo sulla città, escludo che le indicazioni riguardino i napoletani».

In vista della partita – aggiungono dal Consolato Brittanico – c’è la massima collaborazione con le istituzioni locali per garantire che l’incontro si svolga in massima sicurezza. Insomma, sarebbe questa la ragione che ha portato il Manchester a fornire queste indicazioni e altre ne arriveranno prima della partita dal momento che lunedì è previsto un altro vertice per mettere a punto le ultime strategie per garantire la sicurezza dell’incontro.
Armando Coppola, presidente della quarta Municipalità, non ha gradito queste indicazioni.

«Purtroppo – spiega – è questo lo stereotipo che prevale all’estero. Siamo alle solite. Io invece dico ai turisti, ai tifosi, di camminare tranquilli a Forcella».

“I problemi di ordine pubblico”

aggiunge

“esistono, ma sono presenti in tutta la città e basta ascoltare le cronache per rendersi conto che furti e scippi avvengono anche al nord e al centro. La crisi

aggiunge il presidente della quarta Municipalità

“si sente, è indubbio che ci sia un aumento dei reati, ma ghettizzare il centro storico non sta nè in cielo nè in terra”.

«Questi inviti – tuona – da un lato mi offendono dall’altro mi spingono ad una riflessione è necessario fare tutto il possibile perché questa percezione della città e di alcune zone di Napoli cambi completamente».

Dal Consolato insistono nel sottolineare che non esistono pregiudizi nei confronti di Napoli.

L’invito – fanno notare – nasce dalla guerriglie tra tifoserie contrapposte prima e dopo la partita di Europa League tra Napoli e Liverpool. In quell’occasione, è passato poco più di un anno, ci fu una vera e propria caccia all’inglese e gli agguati alla tifoseria contrapposta furono portati a termine proprio nel centro storico della città. Tre tifosi del Liverpool rimasero feriti (due furono accoltellati e uno fu colpito alla testa) nel corso di distinte aggressioni nel centro storico.
Non solo. Sempre in quella occasione quindici turisti inglesi furono presi a sassate mentre stavano cenando in un ristorante del centro. I turisti erano a tavola all’interno di un locale di via Mezzocannone quando furono raggiunti da sassi e bottiglie lanciati da un gruppo di giovani vestiti di nero che erano all’esterno del locale. Da allora – fanno notare – questo genere di inviti ci sono sempre stati. E la città non c’entra nulla. Perchè alla fine anche quando si gioca a Roma (gli hollingans devastarono in centro storico) ci sono indicazioni ben precise relative alle zone da evitare.

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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