L’Inter guarda avanti, e non si sofferma a compiacersi del primo posto in classifica, della miglior difesa del campionato, su cui ha costruito finora quelle fortune che l’attacco non le ha saputo garantire. Lo stratega Mancini, che per l’invulnerabilità del reparto arretrato, si è beccato l’ennesimo paragone-stavolta con il mago Herrera– si rende conto benissimo che non sempre tutto filerà liscio come nella recente gara contro la Roma in cui ha trovato la formula vincente grazie al gol di Medel e a un attacco con il finto tridente, o come era capitato nel derby col Milan in virtù di quell’assolo di Guarin.
Intelligentemente non dorme sugli allori e quindi prevede che strada facendo sarà dura soprattutto contro le cosidette “piccole”, quelle squadre che si chiudono e contro le quali è spesso difficile trovare la via della rete come dimostrano gli striminziti successi con il minimo scarto ottenuti con Atalanta, Carpi, Verona, Chievo e Bologna.
Il momento non esaltante di Icardi e la mancanza di un giocatore in grado di accendere la lampadina, lo costringono a guardarsi in giro, a tentare di migliorare fin da gennaio il tasso qualitativo della squadra. Secondo una clamorosa indiscrezione del quotidiano colombiano El Deportivo, Mancini si starebbe interessando a Radamel Falcao, il fortissimo attaccante che però da un paio d’anni, prima allo United ora al Chelsea, sta faticando parecchio in Inghilterra anche a causa dei postumi di un infortunio al ginocchio. Nonostante l’ingaggio pesante lo cercano in tanti, in Russia, in Turchia, in Spagna. L’Inter potrebbe però rappresentare per lui l’occasione per un rilancio importante.
L’indiscrezione sull’attaccante colombiano non è proprio dell’ultima ora. Mentre invece lo è clamorosamente quella che riguarda Andrea Pirlo, che Roberto Mancini sta assiduamente corteggiando telefonicamente per indurlo a vestire la maglia dell’Inter nel periodo che va da gennaio fino alla ripresa del campionato a stelle strisce, replicando ciò che aveva fatto 7 anni fa il Milan con David Beckham.
Per il 36enne metronomo bresciano-attualmente in forza ai New York City – sarebbe un ritorno al primo amore giovanile – in nerazzurro era arrivato appena diciannovenne. Per Mancini potrebbe rappresentare la classica ciliegina sulla torta, il campione adatto – a dispetto dell’età – a dare alla squadra un tocco in più d’inventiva e qualità. Sebbene Pirlo abbia recentemente dichiarato di non volersi staccare dagli States, il Mancio non molla la presa.
Fonte: Sportmediaset
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