Serie A e Lega Pro, atleti con tutta la carriera davanti e vecchie glorie degli album dei calciatori. L’inchiesta sul calcioscommesse è una livella e il registro degli indagati rappresenta per intero il mondo del pallone. Tra le ultime iscrizioni in ordine di tempo c’è quella di Bobo Vieri, indagato dopo che il suo nome è emerso nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci a proposito del discusso match Inter-Lecce del 20 marzo 2011. È Tisci, segnala il gip, a «manifestare il suo interessamento anche alla partita Inter-Lecce». Il 21 marzo alle 11,02 apprende da Bellavista che «il Boss» Tan Seet Eng aveva in quel momento carenza di denaro da puntare, tanto è vero che lo stesso Bellavista gli aveva proposto di fare «il regalo ai giocatori» e di dare a loro 5.000 euro a testa. Tisci riferiva a Bellavista di essersi recato a Milano e di aver appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri, che «la squadra dell’Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull’over per la notizia che si era sparsa in giro». Finora si era sempre detto che a rifiutare la combine sarebbero stati i giocatori nerazzurri. Ora però la circostanza sembra cambiare: «Nella successiva conversazione, riprendendo il discorso, Tisci spiegava a Bellavista quanto aveva appreso circa la partita Inter-Lecce, dalla quale si desumeva che l’Inter non era stata in grado di ottenere il risultato perché dall’altra parte, e cioè dalla parte del Lecce, avevano voluto giocare e solo l’ultimo quarto d’ora si erano messi d’accordo». Ma c’è di più: Tisci comunica a Bellavista di avere appreso, anche da Vieri definito «giocatore, inteso come scommettitore», che l’incontro tra la squadra milanese e la compagine pugliese era stata giocata per oltre 700 mila euro anche sul circuito inglese Bet Fair. In particolare le puntate sul risultato finale, il cosiddetto over 3.5, erano assolutamente prevalenti, al punto che la notizia della possibile combine aveva travalicato i confini nazionali.
Repentina la smentita di Vieri, che attraverso il suo legale Danilo Buongiorno di Milano comunica «la propria assoluta estraneità in relazione al caso calcioscommesse». L’ex bomber «si riserva ogni iniziativa conseguente alla tutela del proprio nome e dichiara di non avere alcun coinvolgimento nei fatti» come sono stati descritti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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