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Serie A, i temi della 38a giornata

Lazio e Udinese per la Champions, Roma e Juve per l'Europa League, si decide adesso.

Ci  siamo, ultimi 90 minuti e poi anche la stagione 2010/11 andrà a finire negli archivi del calcio. Una stagione per gran parte già decisa. Lo Scudetto al Milan, dopo anni di dominio nerazzurro. La Champions invece riaccoglierà tra la proprie braccia il Napoli, prima ed unica squadra del Sud ad aver mai avuto l’onore di giocarci. Preliminari che invece aspettano ancora lo scontro a distanza tra le due pretendenti, Udinese e Lazio, pronte a giocarsi nell’ultima partita la loro intera stagione. Possibilità che invece non avranno Roma e Juve. I primi si dovranno accontentare dell’Europa League, i secondo, a meno di clamorosi miracoli, neanche di quella. Tralasciato il guado di centro classifica ci imbattiamo così nelle dolenti note della retrocessione. Tutto deciso. Scendono Bari, Brescia e “udite udite” Sampdoria, con Lecce e Cesena salve. E così  noi di Iamnaples ci troviamo a raccontare quest’ultima giornata, prima che anche la rubrica “I Temi della Serie A” vi saluti per l’estate, dandovi appuntamento alla prossima stagione

Bologna –  Bari: Finalmente il Bologna è salvo. Dopo aver passato il finale di stagione sulle montagne russe dell’emozione, prima credendosi salvi, poi temendo per una clamorosa retrocessione e infine potendo gioire per quello che, considerando la penalizzazione e l’anarchia societaria, è un quasi miracolo sportivo. Ora nell’ultimo incontro c’è da sfidare un Bari che non è stato poi così fortunato. Il suo disastrato campionato si è concluso con l’ultimo posto e la retrocessione. Oggi, se vogliamo seguire i precedenti, non dovrebbe neanche esserci storia. Una sola vittoria dei galletti, targata 1935, a fronte di 5 pareggi e 19 vittorie di un Bologna che vuole concludere degnamente davanti ai propri tifosi.

Brescia – Fiorentina: L’unico motivo per poter vedere un po’ di intensità in questa partita è il fatto che la Fiorentina non batte il Brescia dal ’98, epoca d’oro di Batistuta e Rui Costa. Per il resto incontro tra una retrocessa (Brescia) e una delusa (Fiorentina). Per la cronaca, entrambe finora hanno collezionato al Rigamonti 5 vittorie, 8 i pareggi totali.

Cagliari – Parma: Non vedono l’ora di andare a mare. Partite per salvarsi, entrambe hanno ottenuto il loro obiettivo, chi prima, chi dopo. Naturale quindi che vogliano solo concludere questo campionato, senza neanche impegnarsi troppo. I precedenti di questo scontro sono a favore degli isolani: 7 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, l’ultima nel 2000.

Genoa – Cesena: Missione compiuta, per entrambe. I romagnoli si sono salvati, il Grifone ha contribuito a mandare gli odiati cugini doriani in B. Per il resto questa è l’ennesima partita che si giocasse o no cambierebbe poco. 3 le vittorie del Genoa, solo un segno X e 2 quelle del Cesena, sperando almeno che i romagnoli abbiano tempo e voglia di pareggiare i conti.

Inter – Catania: Comprensibilmente con la testa alla finale di Coppa, quest’Inter riceve un Catania già salvo, in cerca della sua prima vittoria a San Siro in assoluto. Questa infatti è una sfida che ha sempre parlato nerazzurro, se escludiamo un pareggio nel 1961. Speriamo quindi che i siciliani ci mettano un po’ di impegno per sfatare questa tabù, anche perché, per il resto, questa sfida ha ben poco da dire.

Juventus – Napoli: Ora andiamo oltre qualsiasi logica di campionato o di classifica. Questa è una partita a se. È uno scontro insito nella Storia, nell’ inconscia rivalsa del popolo partenopeo contro gli odiati sabaudi. Per molti anni i bianconeri annidati in tutta Italia hanno fatto i padroni, mentre i napoletani, orgogliosamente e dignitosamente, erano costretti a soffrire colpe non loro, aspettando il momento della rivalsa, aspettando che il vento cambiasse. Ebbene si, avevano ragione. Il vento è cambiato l’anno scorso. 2-3 a Torino, dopo 21 anni, preludio di quel sorpasso sportivo tanto sognato e tanto meritato. Ora, un anno dopo, poco  importa che la Juve abbia vinto 41 volte, mentre il Napoli solo 7. Non importa perché ora il Napoli è in Champions, giocherà a Manchester e Madrid. La Juve invece come Coppa vedrà solo quella italiana. Il vento è cambiato. Nel calcio la Storia  la vuole scrivere Napoli.

Lecce – Lazio: Se c’è pur una piccola speranza, bisogna tenerla in vita. Questo è il dovere della Lazio. La Champions passa per un miracolo, ma bisogna crederci. Per prima cosa in se stessi, poi nella lealtà sportiva del Milan (bell’argomento, ci potremmo scrivere lunghi trattati). Fortuna almeno che il Lecce abbia solo voglia di festeggiare l’anticipata salvezza . Per il resto questo è un confronto equilibrato. 5 vittorie per parte, 2 pareggi, ma sappiamo benissimo a chi è che servono, ora più che mai, i fatidici 3 punti.

Palermo – Chievo: Possiamo fare un bel Copia-Incolla di ciò che abbiamo detto a proposito di Inter – Catania: il Palermo pensa alla finale di Coppa, il Chievo è già salvo e non ha mai vinto al Barbera, speriamo che ci mettano un po’ di impegno, ecc… . Ma guardate un po’, che monotonia queste sfide da ultima giornata.

Roma – Sampdoria: Un anno esatto è passato, o quasi. Allora la Samp riuscì a battere incredibilmente la Roma a domicilio. Per i giallorossi significò dire addio allo Scudetto, per i doriani fu invece la chiave per la Champions. Un anno dopo di quelle due squadre non resta niente. La Samp ha incredibilmente centrato una retrocessione impensabile fino a qualche mese fa. 10 punti nel girone di ritorno hanno fatto precipitare i blucerchiati dal 9° al 18° posto. La Roma invece quest’anno si dovrà accontentare, a meno di clamorosi incroci di risultato, dell’Europa League. Poco, troppo poco. Ah, i precedenti, giusto: 34 vittorie Roma, 11 pareggi, 7 vittorie Samp, di cui una particolarmente dolorosa.

Udinese – Milan: è l’altra sfida che decide la Champions. Un punto basterebbe all’Udinese per la festa. Fortuna quindi che ad affrontarla ci sia un Milan appagato, impegnato più in sede per i contratti, con la testa ai problemi di rinnovo di alcuni senatori. Formalità? Speriamo di no. Speriamo che accanto alla vittoria numero 7 per l’Udinese o al pareggio numero 18 ci sia la voglia, ma soprattutto l’onestà, del Milan nel centrare la sua 13esima vittoria al Friuli.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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