Doveva giocarsi col sole, invece si giocherà con il freddo e la neve. Stiamo parlando della ormai celeberrima 1° giornata di campionato, quella rinviata per lo sciopero. Forse se si fosse giocata alcune cose sarebbero cambiate, i destini di club e allenatori sarebbero stati diversi, ma pazienza, non si può certo prevedere ne tantomeno porre rimedio. Accontentiamoci di giocarla con la neve questa 1° giornata, sperando che almeno i motivi per cui si è rinviata non ci siano più, almeno quelli.
Siena – Fiorentina: il derby toscano mette di fronte due squadre non certo al meglio della forma. Siena in teoria guiderebbe la classifica degli scontri diretti, con 3 successo e 2 pareggi, così come le vittorie viola. Oggi però tutto ciò passa in secondo piano. La classifica infatti chiama e in Toscana solo una delle due potrà rispondere
Cagliari – Milan: per non fare in modo che l’ennesima trasferta sarda del Milan si trasformi in una comoda scampagnata (parlano in tal senso i precedenti, con solo 4 successi dei padroni di casa, 14 pareggi e 12 vittorie del Milan) il Cagliari dovrà mettercela tutta. Bel gioco, concretezza o anche il catenaccio, l’importante sarà non fare uscire i rossoneri dal Sant’Elia con il bottino pieno
Udinese – Juve: si fosse giocata ad inizio campionato, come previsto, forse questa partita avrebbe cambiato i destini di entrambe. La sconfitta avrebbe accusato forse il colpo ed entrambi a questo punto non si troverebbero a lottare per il titolo. C’è sempre tempo comunque, in una gara che si preannuncia scoppiettante. La presunzione della Juve, forte di 22 vittorie ad Udine, si scontrerà con i miseri 5 successi friulani. Pochi? C’è sempre tempo per rimpinguare il bottino, a cominciare da adesso
Atalanta – Cesena: mai vittoriosi i romagnoli a Bergamo. In 3 precedenti si registrano tutti successi atalantini. La classifica confermerebbe questo trend, la recente forma farebbe sorgere qualche dubbio. Staremo a vedere.
Bologna – Roma: dopo la (fortunatissima) vittori di Napoli i giallorossi cercano continuità a Bologna, contro una squadra anch’essa alla ricerca di punti preziosi. Si preannuncia una gara interessante, anche alla luce dei precedenti. 30 vittorie felsinee sono tante, ma non troppe se si considerano le 16 della Roma e i 18 pareggi.
Inter – Lecce: correva l’anno 2000. Segnò Vugrinec e il Lecce vinse per la prima e ultima volta. Prima e dopo solo Inter, con 13 successi complessivi. Precedenti sbilanciati, come lo sono i valori in campo. Che il Lecce faccia il colpaccio 11 anni dopo. Forse, di certo l’altra metà di Milano lo spera
Lazio – Chievo: a soli 4 punti dalla vetta la Lazio vuole continuare al sua corsa, chiedendo 3 punti ad un tranquillo Chievo. I precedenti però non sono incoraggianti. Paradossalmente è il Chievo a guidare questa mini classifica. 3 volte corsari i veronesi, 5 i pari, mentre la Lazio ha fatto sua la gara solo nel 2003.
Napoli – Genoa: De Laurentiis aveva chiesto 12 punti in 4 partita, fino ad ora ne sono arrivati 4 in 3 partite, troppi pochi, mentre le prime corrono e la distanza dal terzo posto si fa importante. Soluzione? In attesa del mercato di Gennaio sarebbe fondamentale vincere contro il Genoa, in un incontro che, a parte un periodo negativo tra il ’95 e il 2009, ha sempre parlato azzurro. 19 successi, 14 pari e 9 sconfitte, sperando di arrivare a 20, almeno per regalare ai tifosi un Natale migliore
Novara – Palermo: ci risiamo, Zamparini colpisce ancora. La panchina del povero Mangia crolla dopo il derby perso. In tutto ciò i siciliani vanno a far visita ad un Novara dalla due facce. A volte tosto, a volte troppo mollo. Quale toccherà al Palermo? Non si sa. Inoltre i precedenti non sono neanche incoraggianti. Un solo successo, datato 1954 è poco, troppo poco. Urge un rimedio, per il Palermo, per il presidente, ma soprattutto per la già traballante panchina del neo tecnico Mutti
Parma – Catania: il derby gli uomini di Montella l’hanno vinto, e questo è di certo il più bel regalo di Natale che potessero fare ai catanesi. Adesso c’è la trasferta di Parma, da giocarsi con una classifica che comincia a farsi importante. Peccato solo che l’Emilia sia un po’ indigesta agli etnei: 2 pareggi e 2 sconfitte vorranno pur dire qualcosa
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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