Sembra ormai uno dei pochi a credere nella salvezza del Parma. L’attuale presidente del club gialloblù, Giampietro Manenti, ha rilasciato un’intervista a Libero, raccontando i suoi trascorsi da allenatore di calcio, svelando quali sono i suoi modelli e rassicurando l’ambiente che il Parma ce la farà a salvarsi: “Domenica con l’Atalanta giochiamo al 100%. Gli altri rinvii non sono dipesi da me ma dai giocatori. I soldi ci sono sempre stati e stiamo studiando la soluzione per renderli disponibili. I tempi sono strettissimi ma purtroppo ogni giorno salta fuori un problema che dobbiamo ovviare. Non faccio nomi di sponsor che mi stanno aiutando perchè tra l’altro con tutto quello che esce sui giornali, stiamo facendo tutti una pessima figura nei loro riguardi. Chissà cosa pensano. Ovvio che io ho intenzioni serie, altrimenti non mi sarei avviato in quest’avventura. Il problema è che ormai siamo al delirio. L’Italia è un manicomio”. Sul futuro: “Stiamo già pensando come potrà essere la squadra per affrontare la serie B. Ci piacerebbe tenere Donadoni ma non è un tecnico da B. Stiamo facendo varie ipotesi. L’obiettivo sarebbe l’immediato ritorno in A. Stiamo già risolvendo il problema di tutti quei tesserati. Il mio presidente di riferimento è Florentino Perez – confessa Manenti – e credo che Berlusconi sia un grande”. Sul suo passato da allenatore: “Ho allenato per 18 anni nelle categorie Allievi e Giovanissimi. Ho ottenuto ottimi risultati. Il mio schema preferito era il 3-4-3”. Riguardo la sua situazione finanziaria, Manenti chiarisce: “Capitale sociale da 7500 euro della mia Mapi? Solo in Italia questo è un problema. Falso che mi abbiano sequestrato una macchina per multe non pagate. Cosi come non è vero che la mia azienda abbia rapporti con la Gazprom”. Una battuta infine sul campionato: “Lo scudetto andrà alla Juve mentre Napoli e Roma si giocheranno il secondo posto. La crisi delle milanesi arriva per colpa dei dirigenti che non hanno provveduto al ricambio generazionale”.
fonte: gianlucadimarzio.com
