Giornata in chiaroscuro per gli Scugnizzi partenopei. Insigne riesce a strappare una sofferta vittoria con il suo Pescara, in inferiorità numerica. Incolore invece la prova di Ciano, nonostante il suo Crotone ottenga un buonissimo pari contro la corazzata Torino. Bene invece il ritorno in campo di Bariti, un 2-2 in rimonta a Nocera, ai danni dell’altro Scugnizzo Donnarumma (non presente quest’oggi in campo)
Pescara – Gubbio (Insigne): vittoria sofferta per il Pescara di Zeman. Tre punti preziosissimi strappati in inferiorità numerica che consentono agli abruzzesi di avvicinare la vetta della classifica, complice il pari del Torino a Crotone. Partita per certi versi strana, in cui il predominio pescarese per tutto il primo tempo e larghi tratti del secondo farebbe presagire un’ampia vittoria. Invece accade che dopo il gol di Balzano al 14’, il portiere Anania la combini grossa, spalancando, grazie ad un’uscita di testa a vuoto, la porta a Graffiedi. Capuano non può far altro che stendere il centravanti del Gubbio, beccandosi un cartellino rosso e un rigore contro. Penalty trasformato dallo stesso Graffiedi. Nonostante il pari e l’inferiorità numerica è però sempre il Pescara a fare la partita, sfiorando il gol con il pur non brillantissimo Insigne. Il talento di proprietà del Napoli alterna quest’oggi buoni spunti a fasi d’ombra, in cui è costretto, complice l’inferiorità numerica a dare una mano ai compagni del centrocampo. Se Insigne non brilla c’è però Immobile che ci pensa. La sua azione personale al 7’ della ripresa lo porta a segnare un gol tanto strepitoso quanto fondamentale. Superato Donnarumma, il prodotto del vivaio di Sorrento e Juve fa partire un tiro a giro che dalla linea di fondo si insacca nella porta del Gubbio. 2-1, palla al centro. E nonostante tutto il Pescara continua ad attaccare, almeno fino a quando il fisiologico calo non costringe gli uomini di Zeman ad un improbabile catenaccio. Così sale la pressione del Gubbio che ci prova prima con Ciofani (errore da due passi) e poi con Rui. Niente di fatto, i tre punti vanno al Pescara che adesso, a soli 3 punti dal Torino, può veramente sognare in grande. (Giancarlo Di Stadio)
Nocerina – Vicenza 2-2 (Donnarumma; Bariti): La lotta inizia a farsi dura in serie B: Nocerina e Vicenza scendono in campo al “San Francesco” di Nocera Inferiore con la consapevolezza di dover dare una sterzata alla stagione. Auteri e Cagni convocano, rispettivamente tra le fila rossonere e biancorosse, le due “costole napoletane” Donnarumma e Bariti; entrambi partiranno però dalla panchina. I padroni di casa si rendono subito pericolosi al 1′ con un cross dalla sinistra di Negro per poco non viene agganciato dalla punta Castaldo, anticipato in angolo dalla difesa avversaria. Al 7′ gli ospiti approfittano di un errore marchiano di De Liguori a centrocampo per portare al tiro Gavazzi, che si vede respingere la conclusione da un attento Russo. I molossi sbloccano il match al 17′: il brasiliano Farias viene servito in da Negro e ubriaca di finte il proprio marcatore che lo stende in area, l’arbitro Candussio concede il calcio di rigore che Castaldo non sbaglia, 1-0. Sul finale di tempo la Nocerina sfiora il raddoppio con Farias che, servito magistralmente da Sacilotto, spreca tutto sparando centralmente verso l’attento Frison, il quale allontana di piede la sfera. Davide Bariti fa il suo ingresso in campo tra i biancorossi ad inizio ripresa, prendendo il posto di uno spento Tonucci. I molossi fanno subito il bis al 50′: cross dalla sinistra di Bolzan e poderoso colpo di testa di Sacilotto che buca il portiere vicentino e fa 2-0. Gli ospiti accorciano le distanze con il solito Abbruscato al 76′: il numero dieci penetra in area, resiste ad un intervento pericoloso di Pomante, salta Russo e fa 2-1. La rimonta si completa rocambolescamente all’86’: su calcio d’angolo Baclet spizza sul secondo palo e Bastrin, a tu per tu con Russo, infila la sfera del definitivo 2-2. Buone le progressioni di Davide Bariti ed i suoi movimenti difensivi nei 45′ a sua disposizione; solo panchina invece per Donnarumma, che non riesce a trovare spazio con continuità tra i titolari di Auteri. (Antonio Fusco)
Crotone – Torino 0-0 (Maiello; Ciano): All’Ezio Scida di Crotone, per la sedicesima giornata del campionato di Serie Bwin, i padroni di casa rossoblù ospitano la capolista Torino, reduce dal pareggio interno per 1-1 di domenica scorsa contro il Bari. Le due squadre si affrontano con moduli speculari, entrambe con l’unica punta supportata da tre trequartisti; terminali offensivi, Ciano (attaccante di proprietà del Napoli) per i calabresi, e Antenucci per i granata .L’inizio partita è tutto di marca rossoblù, dopo soli 26 secondi infatti, Sansone salta due difensori granata al limite dell’area e va al tiro con il destro, Coppola deve subito riscaldare i guanti e volare all’altezza del set della propria porta per sventare il primo pericolo (dall’angolo che segue nessun pericolo per la porta torinese). Dopo questo lampo iniziale la partita si assesta su ritmi più blandi, anche se ben giocata da entrambe le parti; il Torino comincia a mettere la testa fuori, e imporre il proprio gioco, con azioni manovrate e con uno Iori molto ispirato. I primi 10 minuti scivolano senza particolari emozioni, il Crotone pressa alto la difesa granata, e si rende pericoloso soprattutto a sinistra con un ispiratissimo Sansone, mentre Ciano sembra troppo isolato nella metà campo avversaria, anche se molto mobile. Di contro il Torino risponde con azioni insistite, soprattutto col supporto dei due terzini e le geometrie di Iori. Dopo i primi 20 minuti la partita entra nel vivo, con occasioni da ambo le parti, con Ebagua che cicca clamorosamente di testa in area crotonese, e il solito Sansone che colpisce un legno clamoroso dopo una grande azione al limite dell’area. Botta e risposta che accende il match all’Ezio Scida; match che poi dalla mezz’ora si avvia verso al fine senza grosse emozioni, fino al fischio finale del primo tempo, che dopo 2 minuti di recupero si chiude sullo 0-0 non noioso. La ripresa si apre con un cambio nelle fila granata: l’acciaccato D’Ambrosio lascia il posto a Di Cesare, che si piazza sulla fascia destra. Ad inizio del secondo tempo sembra che il Toro sia più deciso a fare suo il match, con un tiro di Sgrigna, deviato in angolo; ma il Crotone è più in partita, soprattutto dal punto di vista fisico, anche se rischia tantissimo al 61’ quando Ebagua spreca a tu per tu con Bindi dopo un ottima azione di Antenucci. Al 62’ Ciano lascia il posto a Djuric, prova grigia del giovane attaccante napoletano, che si è visto poco durante la sua permanenza in campo; anche Ventura provvede a un cambio: Verdi prende il posto di Ebagua. Il Crotone nella parte centrale della ripresa si fa molto pericoloso con i suoi trequartisti, soprattutto con Calil che ci prova frequentemente dalla distanza e con Sansone, il migliore dei suoi, ma Coppola è sempre molto attento e evita guai alla sua squadra. I padroni di casa inseriscono Pettinari per il fischiato Gabionetta, la partita nell’ultimo quarto d’ora cala d’intensità, il Crotone sembra essere più stanco degli avversari, che però non ne sanno approfittare nonostante un accenno di forcing finale. La partita si trascina senza ulteriori emozioni fino alla fine, da segnalare l’ingresso in campo al 93’ di Raffaele Maiello, altro giovane di proprietà del Napoli, al posto del capitano Galardo. Al triplice fischio di Nasca le due squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-0, risultato che non scontenta nessuna. (Massimo Manzo)
Empoli – Verona 1-3 (Dumitru): Gara importante e impegnativa quella di oggi pomeriggio per l’ Empoli di Pillon; al Castellani arriva il Verona che corre spedito a gonfie vele, in virtù delle quattro vittorie consecutive che hanno proiettato la squadra in zona Play-off dopo un inizio di campionato non tanto convincente. La squadra scaligera, che vanta un passato illustre con venti campionati in Serie A e uno scudetto conquistato negli anni ’80, si schiera con il suo collaudato 4-3-3. Mandorlini conferma la fiducia a Pichlmann in attacco, con Ferrari dirottato sulla fascia a discapito di D’Alessandro. Centrocampo a tre con Russo, Hallfredsson, e Tachsidis. In porta il sicuro Rafael. Dall’ altra parte Pillon affida il reparto offensivo al capocannoniere della Serie B Francesco Tavano, puntando tutto su di lui. Al fianco di Tavano c’è Coralli dal primo minuto. A centrocampo il veterano Buscè e il talento della nazionale Under 21 Saponara. In porta c’è Pelagotti. La prima emozione del match al minuto 15’ del primo tempo, Verona vicinissimo al gol con Gomez, bravo Pelagotti a mettere in corner. Gli ospiti giocano meglio in avvio. Al 16’ Abbate porta in vantaggio il Verona, gol che arriva sugli sviluppi di un corner, dopo il tocco di Gomez. Pelagotti è battuto dopo oltre 300’. Al 31’ il Verona raddoppia con Jorginho. L’ Empoli non reagisce, Hallfredsson scarica su Jorginho che mette in rete. Al minuto 43’ Tavano ci prova al volo con il sinistro, palla alta. Inizia il secondo tempo, l’ Empoli vuole accorciare le distanze, gran destro di Tavano che però sfila a lato. La ripresa procede con poche emozioni. Il match si riaccende al minuto 86′, Tavano riapre la gara, e su assist di Coralli sigla la sua undicesima rete in campionato. Al 93′ Hallfredsson segna in contropiede il 3-1 per il Verona e chiude l’incontro. Solo panchina per Nicolao Dumitru, Pillon non dà fiducia al giocatore in prestito dal Napoli e si affida al duo di attacco Tavano-Coralli che frutta solo un gol. Il Verona ottiene la sua quinta vittoria consecutiva, e l’ Empoli rimane a 15 punti al diciassettesimo posto in classifica. (Antonio Sodano)
Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Antonio Fusco, Massimo Manzo e Antonio Sodano
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